Scuola magistrati, ne cade un altro Richieste le “tabelle dei fidanzati”
Deciderà il Csm sulla sospensione chiesta per il pm Nalin, collaboratore di Bellomo nei corsi di formazione in cui c’erano regole su fidanzati e gonne
■Palazzo Spada pronto alla destituzione. E contro il suo collaboratore Nalin si muove il Pg di Cassazione. L’altra cordata della formazione delle toghe, il ruolo di Caringella (che sentenziò pro-B.)
Oltre
al direttore scientifico Francesco Bellomo, consigliere di Stato, c’è un altro componente della scuola privata di formazione per magistrati Diritto e Scienza che rischia di compromettere la propria carriera. Si chiama Davide Nalin, 38enne magistrato di Rovigo, collaboratore del direttore scientifico Bellomo, “l’agente superiore” – come ha rivelato il Fatto – che obbligava i borsisti a firmare contratti capestro con clausole per valutare i fidanzati, vietare il matrimonio, suggerire la lunghezza delle gonne e il tipo di trucco o di calze.
Il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, guidato da Alessandro Pajno, ha votato per la destituzione dall’incarico di consigliere di Stato di Bellomo, la sanzione massima (ora tocca esprimersi all’adunanza generale), mentre per Nalin si è mosso il procuratore generale della Cassazione.
Il pg Pasquale Ciccolo, ricevuti gli atti dai colleghi della giustizia amministrativa, ha proposto la sospensione dal servizio di Nalin per le sue “condotte ”; la settimana prossima la sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura dovrà decidere sulla misura cautelare.
IL RUOLO DI NALIN, per esempio, emerge dal dibattito in Consiglio di presidenza durante la relazione di Sergio Zeuli. Un’ex allieva e fidanzata di Bellomo, il cui padre ha innescato l’istruttoria con un esposto al Consiglio di Stato, ha raccontato le intromissioni del pm di Rovigo: “Nalin è un collaboratore di Diritto e Scienza, svolge, come ci ha detto, funzioni in qualche modo di cooperazione, di coordinamento. Segue le attività della società – dichiara Zeuli – e interveniva anche in questa relazione. Più volte, se leggete la deposizione. C’era, per esempio, in un caso l’invito a mandare una foto che la ragazza non voleva mandare e chiama Nalin per convincerla a mandare una foto. Ad un certo punto il consigliere Bellomo le invia una tabella che chiede di compilare in dettaglio con tutti i riferimenti ai suoi rapporti con i precedenti fidanzati. ‘Ogni volta che non ero completamente disponibile, il consigliere Bellomo sosteneva che i comportamenti erano frutto del medesimo disegno criminoso’ e su questa contestazione faceva intervenire ancora una volta il dottor Nalin che interrogava la ragazza anche in altre occasioni circa episodi cosiddetti ‘di ostruzionismo’. Aggiunge la teste: ‘È stato un periodo terrificante’”.
Il Consiglio di presidenza, prima di punire Bellomo, ha ascoltato diversi testimoni, esaminato le riviste Diritto e Scienza (firmate pure da Nalin), gli articoli dei contratti per borsisti e le informative dei carabinieri ai quali si era rivolto Bellomo per “conciliare” con l’ex allieva-fidanzata. Anche Nalin, come Bellomo, contattato dal Fatto, ha scelto di non replicare: “Non ho nulla da dichiarare in sede diversa da quella disciplinare”.