Gli Usa inquinano il voto italiano con la Spectre di Putin & C. (senza prove)
SUGGESTIONI Le accuse Usa sul referendum
Sarebbe la pistola fumante. Un’autorevole conferma dell’influsso della Russia sul referendum costituzionale del 4 dicembre. E un avviso sull’intenzione di Mosca di incidere anche sulle prossime elezioni politiche per aiutare la Lega nord e il M5S. Così teorizza l’articolo scritto sulla rivista di relazioni internazionali Foreign Affairsdall’ex vicepresidente statunitense Joe Biden. E così ha sostenuto anche ieri il co-autore del pezzo, l’ex vice-assistente segretario alla Difesa Michael Carpenter, in un’intervista a La Stampa.
NEL PEZZO su Foreign Affairs, intitolato How to stand up to the Kremlin (“Come fronteggiare il Cremlino”), l’ex vice di Obama si sofferma sul tentativo di Mosca di influenzare le elezioni nelle democrazie occidentali, e in particolare le presidenziali del 2016 negli Stati Uniti (il caso che ovviamente interessa di più il democratico Biden, vista la vittoria di Trump) e quelle francesi del 2017. E come? “I servizi segreti russi hanno alimentato intermediari sul web per violare caselle di posta elettronica private e distribuire le informazioni rubate a Wikileaks”.
Attacchi di cui gli esperti e i servizi americani e francesi hanno riconosciuto la fonte, “ma la disinformazione era già penetrata nei principali mezzi di informazione”.
È UNA RICOSTRUZIONE in cui va incluso il ruolo dell’Ira, “notoria fabbrica di troll (utenti che disturbano sul web, ndr ) con base a San Pietroburgo”. Un racconto non dettagliato, ma con qualche riferimento. Poi si arriva ai passaggi sull’Italia, e di riscontri proprio non se ne trovano. Biden e Carpenter scrivono: “La Russia ha compiuto passi per influenzare le campagne politiche in vari Paesi europei, inclusi i referendum in Olanda, Spagna e Italia (sulle riforme istituzionali)”. Si suppone che il riferimento sia a operazioni di contro-informazione dei russi sul web. Ma non si spiegano il come e il quanto (con quale portata). Solo un’enunciazione. Più avanti, il passaggio sulle Politiche: “Un simile sforzo russo (per amplificare il loro messaggio politico sui social network, come fatto con Alternativa per la Germania nelle elezioni tedesche, ndr) è in corso per sostenere il movimento della Lega Nord e quello dei Cinque Stelle in Italia”. Come? E tramite chi? Non è dato saperlo. Così vale la pena citare quanto scritto da Stefano Folli su Re
pubblica: “Cosa vuol dire che la Russia ha agito per interferire sul risultato del referendum? Nessuno lo spiega, nemmeno Biden... Né risulta che Putin si sia mai pronunciato per il No, di certo non con la stessa enfasi con cui Obama ha inteso sostenere il Sì”.
IERIsu La Stampa ha parlato Carpenter, confermando che “nel referendum la Russia ha lanciato lo stesso genere di pratiche sui social media con cui ha interferito nelle elezioni americane, francesi e tedesche. Ha usato troll e bots (programmi che interagiscono sui social come se fossero persone, ndr ) per propagare messaggi che facevano il suo interesse, cioè delegittimare il governo e influenzare il referendum nella direzione del No”. Ma quali messaggi, e con quale frequenza? Nessun dettaglio. Però più avanti Carpenter allarga il tiro: “Abbiamo un sacco di prove che la Russia sta sostenendo la Lega e i 5Stelle. Non si tratta solo di appoggio online, ma anche politico”. E cita l’accordo tra il Carroccio e Russia Unita, il partito di Putin, siglato lo scorso marzo. E qui viene naturale chiedere: dov’è la notizia? L’accordo di “cooperazione e collaborazione” era di dominio pubblico. Criticabilissimo, ma evidente. Come lo è l’appoggio di Putin ad altri populisti di destra come Marine Le Pen, ricevuta al Cremlino.
Ma Carpenter cita anche il M5S: “I suoi leader sono andati in Russia, e soddisfano i principali obiettivi ideologici di Putin, chiedendo la fine delle sanzioni e attaccando la Ue”. E anche qui, viene da chiedersi quale sia la novità. Perché quelle citate da Carpenter sono scelte politiche, assolutamente discutibili, di cui la stampa italiana ha scritto in abbondanza. Tra l’alt ro neanche così stabili, visto i 5Stelle stanno virando su posizioni pro-Nato, come testimoniato dalla visita di Luigi Di Maio negli Stati Uniti di pochi giorni fa, in cui il candidato premier ha giurato fedeltà al Patto atlantico. Piuttosto, servirebbero le prove per dimostrare che la Russia altera la democrazia in Italia. Ma per ora non si vedono.
JOE BIDEN Il regime di Putin ha compiuto passi per influenzare le campagne politiche, incluso il referendum in Italia sulle riforme