Como, diecimila bandiere nel nome dell’antifascismo
Grande folla al corteo contro Forza Nuova. Centrosinistra unito per un giorno, M5S assenti
uesta tremenda esperienza avrà giovato a qualcosa? Serve una rieducazione profonda e costante altrimenti nemmeno questa lezione servirà”. È il messaggio del giudice Pier Amato Perretti, ucciso nel 1944. Le sue parole sono incise nel Memoriale ai Caduti di Como. A pochi metri ieri mattina diecimila persone si sono riunite per manifestare contro il fascismo. Dopo l’irruzione – dieci giorni fa – di un gruppo di naziskin veneti durante un’assemblea di Como Senza Frontiere che si occupa di accogliere i migranti.
Canti, testimonianze, ricordi, bandiere per una manifestazione che insieme unisce e divide.
Unisce la gente. Arrivata da Como e da tutto il Nord. C’erano giovani che dal palco hanno letto le lettere del sacerdote partigiano Primo Mazzolari; e anziani come A- delmo Cervi, figlio di Aldo Cervi ucciso dai nazifascisti quando lui aveva pochi giorni. C’erano italiani e immigrati, operai e sacerdoti.
MA SULLE RIVEdel lago di Como si è rivisto unito anche il centrosinistra. Bastava guardare la bandiere: quelle del Pd, ma anche Possibile, Sinistra Italiana, Partito Socialista, Rifondazione, poi Liberi e Uniti anche se non ha ancora fatto in tempo a preparare il nuovo simbolo. Poi sindacati, Arci, Acli e Anpi. Il centrosinistra, diviso a Roma, si è ritrovato unito dalla protesta antifascista e da tanti simboli della propria identità: le lettere di Enrico Berlinguer e Sandro Pertini. E le canzoni di Francesco De Gregori.
Ma la manifestazione ha anche diviso. A cominciare dall’assenza del sindaco di Como, Mario Landriscina (centrodestra): “È una manifestazione politica del Pd. Il Comune non deve partecipare. I ministri non si sono visti a Como quando abbiamo avuto l'emergenza migranti”.
Già, non c’erano rappresentanti del centrodestra. E nemmeno del Movimento Cinque Stelle.
I politici presenti sono rimasti ai piedi del palco. C’è Matteo Renzi che si limita a dire: “Una bellissima giornata”, ma più tardi commenterà su Twitter: “Per quelli di Forza Nuova, il Pd è il nemico. Ci odiano perché diamo fastidio, perché stiamo dalla parte della libertà e della democrazia, perché abbiamo valori diversi. Perché siamo dalla parte giusta della storia, noi. E non ci spostiamo”. Accanto a lui i ministri Graziano Delrio, Andrea Orlando, Roberta Pinotti, Valeria Fedeli e il sottosegretario Maurizio Martina. Arriva anche la presidente della Camera, Laura Boldrini. “Le leggi ci sono, piuttosto bisogna chiedersi perché finora abbiano avuto scarsa applicazione”, commenta Orlando al termine della manifestazione. Quindi, secondo il ministro, andrebbero applicate ai movimenti filo fascisti? “Non ho mai detto questo. Bisogna consentire alla magistratura di valutare se ci sono gli estremi che integrano i presupposti per lo scioglimento”. Poi un’ultima occhiata alla piazza piena di bandiere: “C’era tutta la sinistra. Il rammarico è che queste bandiere non si uniscano alle prossime elezioni sotto l’insegna del centrosinistra”.
Per una volta nessuna divisione, nemmeno quando dal palco Annamaria Francescato (Como Senza Frontiere) critica la politica del governo in te- ma di immigrazione. Solo un leggero brusio.
E QUASI NESSUNO in città si accorge della contemporanea presenza del convegno organizzato da Forza Nuova: “Dobbiamo presentare una forza unita delle destre anti-sistema”, da Forza Nuova all ’ Msi, fino a Casa Pound, propone Attilio Carelli, segretario Msi. In aula meno di cento persone, molte vecchie conoscenze dell’ambiente. Le donne si contano sulle dita di una mano.
Sono più numerosi i carabi- nieri e i poliziotti che presidiano l’hotel Palace.
Alle due del pomeriggio trionfano di nuovo Natale e shopping: il mercatino con le spezie, le cornamuse, le vetrine che espongono cibi belli come gioielli in questa Lombardia che ha saputo superare la crisi.
A pochi passi c’è via XVII maggio dove i fascisti uccisero Rito Bonelli. A un paio di chilometri ecco Camerlata, dove caddero Aldo Vacchi e Rocco Jeraci. Il fascismo ha ucciso anche qui.
Le parole di Renzi “Giornata bellissima, gli squadristi ci odiano perché abbiamo valori e diamo fastidio” È un corteo del Pd, il Comune non deve partecipare. Nessuno ci ha aiutato con i migranti
IL SINDACO
DI COMO