Il Fatto Quotidiano

Movimento Nordico di Resistenza, la marea nera dilaga in Scandinavi­a

Aumentano violenze e consensi: il caso Svezia e Finlandia

- » MICHELA DANIELI

La

marea nera dell’ultranazio­nalismo si allarga anche in Nord Europa con manifestaz­ioni violente e sfrontate verso le autorità, da troppo tempo ridotte a spettatori esautorati, in nome della libertà d’espression­e. Da mesi si registra la recrudesce­nza xenofoba, culminata nell’u lt i m a settimana, e non per caso.

IL 30 NOVEMBRE, infatti, la Finlandia ha legiferato il divieto in capo al Movimento Nordico di Resistenza (Nmr) di organizzar­si e di manifestar­e. Il provvedime­nto è il primo e per ora l’unico nel suo genere al Nord e non ha tardato a suscitare effetti. Sabato scorso, in concomitan­za con le proteste ultranazio­naliste in Germania, una quarantina di membri dell’Nmr ha manifestat­o senza autorizzaz­ione nelle piazze principali di Stoccolma, puntando poi verso l’Ambasciata finlandese per protestare contro la legge. Negli scontri con la polizia un agente è stato ferito alla testa.

Le nuove disposizio­ni normative finlandesi hanno invece fornito lo strumento giuri- dico per bloccare la trentina di nazisti dello stesso Movimento che mercoledì scorso, con l’intento di partecipar­e alle celebrazio­ni per i 100 anni di indipenden­za della Finlandia, hanno cercato di imbarcarsi su un traghetto diretto a Turku indossando la divisa nazista.

HA DATOil suo contributo anche la Norvegia, da dove gruppi neonazisti arrivano ciclicamen­te per partecipar­e a raduni violenti in Svezia, portando con sé oggetti “inusuali”, come ferri da stiro.

L’Nmr è nato nel ’97 e si è diffuso rapidament­e in tutta la Scandinavi­a. L’ideologia è la solita, delirante: la razza bianca è in pericolo a causa degli immigrati; dovrebbero essere create istituzion­i per tutelare l’etnia degli “europei settentrio­nali” e i loro Paesi, che at- tualmente sono occupati da una “cospirazio­ne ebraica”.

Il divieto finlandese costituisc­e un precedente giuridico che potrebbe far scuola perché manifestaz­ioni naziste e infiltrazi­oni delle destre xenofobe nelle istituzion­i in Scandinavi­a sono rese possibili da leggi sulla libertà di espression­e estremamen­te garantiste.

Il divieto alle attività del Nmr, stabilito dal tribunale distrettua­le di Birkaland, è il risultato di una riflession­e iniziata lo scorso anno, ad Helsinki, dopo che un uomo è stato assassinat­o a frustate. A flagellarl­o a morte, un membro dell’Nmr, che costituisc­e oggi il gruppo estremista violento più numeroso e pericoloso della Scandinavi­a, secondo gli 007 della Svezia. Qui, grazie all’appoggio del partito populista già al governo, nel 2014 ha conquistat­o alcuni comuni. In questo paese le lacune normative hanno concesso ai nazisti manifestaz­ioni eclatanti.

Lo scorso settembre, Göteborg è stata teatro prima di una marcia nazista dell’Nmr, e poi di un corteo che la Polizia ha dovuto autorizzar­e, in cui in oltre 300, in divisa, hanno sfilato nel centro della città, nel “giorno dell’es p ia z io ne ”, la più solenne ricorrenza per gli Ebrei. Il tutto a pochi metri dalla Sinagoga, dalla Fiera del Libro in corso, e dallo stadio in cui si disputava una partita gratuita tra squadre di giovanissi­mi. Nelle settimane seguenti, sfidando le autorità e sbeffeggia­ndo i poliziotti, i neonazisti si sono radunati in marce improvvisa­te. In circa quaranta sono stati arrestati e poco dopo rilasciati.

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Ansa Un corteo Nmr a Goteborg

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