Movimento Nordico di Resistenza, la marea nera dilaga in Scandinavia
Aumentano violenze e consensi: il caso Svezia e Finlandia
La
marea nera dell’ultranazionalismo si allarga anche in Nord Europa con manifestazioni violente e sfrontate verso le autorità, da troppo tempo ridotte a spettatori esautorati, in nome della libertà d’espressione. Da mesi si registra la recrudescenza xenofoba, culminata nell’u lt i m a settimana, e non per caso.
IL 30 NOVEMBRE, infatti, la Finlandia ha legiferato il divieto in capo al Movimento Nordico di Resistenza (Nmr) di organizzarsi e di manifestare. Il provvedimento è il primo e per ora l’unico nel suo genere al Nord e non ha tardato a suscitare effetti. Sabato scorso, in concomitanza con le proteste ultranazionaliste in Germania, una quarantina di membri dell’Nmr ha manifestato senza autorizzazione nelle piazze principali di Stoccolma, puntando poi verso l’Ambasciata finlandese per protestare contro la legge. Negli scontri con la polizia un agente è stato ferito alla testa.
Le nuove disposizioni normative finlandesi hanno invece fornito lo strumento giuri- dico per bloccare la trentina di nazisti dello stesso Movimento che mercoledì scorso, con l’intento di partecipare alle celebrazioni per i 100 anni di indipendenza della Finlandia, hanno cercato di imbarcarsi su un traghetto diretto a Turku indossando la divisa nazista.
HA DATOil suo contributo anche la Norvegia, da dove gruppi neonazisti arrivano ciclicamente per partecipare a raduni violenti in Svezia, portando con sé oggetti “inusuali”, come ferri da stiro.
L’Nmr è nato nel ’97 e si è diffuso rapidamente in tutta la Scandinavia. L’ideologia è la solita, delirante: la razza bianca è in pericolo a causa degli immigrati; dovrebbero essere create istituzioni per tutelare l’etnia degli “europei settentrionali” e i loro Paesi, che at- tualmente sono occupati da una “cospirazione ebraica”.
Il divieto finlandese costituisce un precedente giuridico che potrebbe far scuola perché manifestazioni naziste e infiltrazioni delle destre xenofobe nelle istituzioni in Scandinavia sono rese possibili da leggi sulla libertà di espressione estremamente garantiste.
Il divieto alle attività del Nmr, stabilito dal tribunale distrettuale di Birkaland, è il risultato di una riflessione iniziata lo scorso anno, ad Helsinki, dopo che un uomo è stato assassinato a frustate. A flagellarlo a morte, un membro dell’Nmr, che costituisce oggi il gruppo estremista violento più numeroso e pericoloso della Scandinavia, secondo gli 007 della Svezia. Qui, grazie all’appoggio del partito populista già al governo, nel 2014 ha conquistato alcuni comuni. In questo paese le lacune normative hanno concesso ai nazisti manifestazioni eclatanti.
Lo scorso settembre, Göteborg è stata teatro prima di una marcia nazista dell’Nmr, e poi di un corteo che la Polizia ha dovuto autorizzare, in cui in oltre 300, in divisa, hanno sfilato nel centro della città, nel “giorno dell’es p ia z io ne ”, la più solenne ricorrenza per gli Ebrei. Il tutto a pochi metri dalla Sinagoga, dalla Fiera del Libro in corso, e dallo stadio in cui si disputava una partita gratuita tra squadre di giovanissimi. Nelle settimane seguenti, sfidando le autorità e sbeffeggiando i poliziotti, i neonazisti si sono radunati in marce improvvisate. In circa quaranta sono stati arrestati e poco dopo rilasciati.