Ricci (Pd) vieta la sala pubblica a un disabile È colpevole di essere militante di Casa Pound
Voleva raccogliere fondi per una hand-bike
▶LA DENUNCIA su twitter: “A Pesaro, il Pd ha negato la sala per la presentazione di un libro scritto da un nostro militante che raccoglie fondi per acquistare una handbike per correre la maratona di New York”. Lo scrive Simone Di Stefano, segretario di Casa Pound. Matteo Ricci, il sindaco, non esita a rivendicare la scelta fatta, nel nome dell’antifascismo, ultimo tema emerso nella campagna elettorale del Pd, nella speranza di rialzare un po’ i consensi nel partito. Dunque, scrive Ricci su Facebook: “Fino a che io sarò sindaco il Comune di Pesaro non concederà sale pubbliche a formazioni neofasciste o neonaziste perché contrarie al dettato costituzionale”. Scrive anche al ministro dell’Interno, Marco Minniti “perché occorre affrontare coerentemente la questione dal punto di vista nazionale. Se vuole combattere fino in fondo l'intolleranza, il Paese deve sciogliere questa ambiguità giuridica. Il neofascismo è reato in Italia e non si può da una parte condannarlo e dall’altra riconoscerlo”. E poi, l’affondo, via tweet: “Chi discrimina etnie, religioni e fomenta l’odio non deve avere a disposizione sale pubbliche. Non dobbiamo sottovalutare l’emergenza dell’intolleranza estremista nel Paese”. Un filo retorico l’h ashtag : #equestoèilfiore . Tanta veemenza sembra decisamente fuori luogo di fronte al tweet di risposta di Claudio Palmulli, il disabile in questione: “La sponsorizzazione del mio libro non parla né di politica, né di CasaPound. Al sindaco appena ci sarà occasione gliene do uno per farglielo leggere almeno si fa un po’ di cultura!”.