Un flop la marcia per il sindaco del paese del boss Zagaria: le dimissioni non convincono
Nella terra dei Casalesi
▶ERANO POCHECENTINAIA, la marcia di solidarietà al sindaco Pd di Casapesenna (Caserta) Marcello De Rosa, dimessosi il 4 dicembre dopo le minacce al fratello Luigi, non è andata bene come si sperava, poche presenze e defezioni di grido. Accade nel paese del boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria. Che dal 41 bis di Opera fa ancora paura. Alla marcia hanno partecipato gli europarlamentari dem Andrea
Cozzolino e Nicola Caputo, qualche sindaco del casertano, il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli, gli esponenti di Libera e del
Comitato Don Diana. Erano assenti la senatrice anticamorra Rosaria Capacchione e il senatore Franco Mirabelli, componenti della commissione antimafia (Mirabelli è anche commissario dem Caserta). Era assente l’europarlamentare casertana Pina Picierno, già responsabile legalità della prima segreteria Pd di Renzi. Erano assenti prefetto e questore. C’erano, ovviamente, i sostenitori di De Rosa. Che hanno dirottato il corteo verso casa sua per convincerlo a ritirare le dimissioni. Ha tempo fino al 24 dicembre. Intanto proseguono le indagini sull’episodio che ha indotto il sindaco a dimettersi, avvenuto il 2 dicembre e sul quale ora lavora la Dda: tre uomini incappucciati hanno fermato il fratello Luigi mentre era in auto in una zona di campagna, intimandogli di riferire al fratello Marcello di dimettersi, per poi sparare un colpo di fucile da caccia verso il finestrino. Luogo isolato, zero testimoni. De Rosa in passato ha fatto arrestare un estorsore del clan, Michele Barone, che poi si è pentito. De Rosa fu poi sequestrato in casa durante una rapina e da allora vive sotto scorta, confermatagli nei giorni scorsi. Nel 2016 è stato implicato in un’inchiesta Dda sull’ex sindaco Fortunato Zagaria.