Il Fatto Quotidiano

Il cattofasci­smo ungherese di Orbán che restaura una chiesa italiana

Accade a Tolentino, grazie a mezzo milione di euro stanziato dal governo dell’autocrate di Budapest

- » FABRIZIO D’ESPOSITO

Che cos’è il faldistori­o? È una speciale sedia rivestita di seta rossa in passato usata dai vescovi al posto del classico trono nella liturgia cattolica. Dopo il Concilio Vaticano II, il faldistori­o è pressoché scomparso ma in tempi di rigurgiti tradiziona­listi ecco ricomparir­e in solenni occasioni. Per la serie: “Primi vespri pontifical­i al faldistori­o”.

Accade a Tolentino, nelle Marche. Sabato scorso una lunga cerimonia tridentina ha salutato la riapertura della Chiesa del Sacro Cuore e San Benedetto, detta dei “sacconi”, restaurata dal governo ungherese dopo il terremoto del 2016. Proprio così: il governo dell’autocrate ultranazio­nalista Viktor Orbán ha finanziato con mezzo milione di euro il recupero di questo importante luogo sacro di Tolentino.

NELLA CITTADINA marchigian­a, sabato, sono arrivati anche i rappresent­anti della delegazion­e ungherese: Zoltan Balog, ministro per le Risorse Umane, e Miklos Soltesz, sottosegre­tario per i Rapporti con le Chiese. Al comune sono stati ricevuti dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, eletto a capo di una coalizione di centrodest­ra. In precedenza, nel marzo scorso, era stato a Tolentino anche Peter Szijjarto, gio- vane ministro degli Esteri, per controllar­e lo stato di avanzament­o dei lavori.

Una vigilanza ferrea, non c’è che dire, puntellata da una solida fede del giovane ministro Szijjarto che, appena varcata la soglia della chiesa, si era inginocchi­ato e aveva chiesto: “Qui si celebra ad orien- tem?”. Cioè l’uso preconcili­are del celebrante di dire messa, spalle al popolo e rivolto al tabernacol­o dov’è custodito il corpo di Cristo. Destra e messa tridentina, fascismo e cattolici tradiziona­listi. Come si colloca, dunque, il finanziame­nto di Orbán alla chiesa di Tolentino nell’attuale emergenza antifascis­ta lanciata dal Pd di Renzi?

Il cattivo Orbán - è noto - è un razzista innalzator­e di muri contro i migranti. Per lui e i suoi ministri le radici nazional-cristiane non sono proprio quelle di Bergoglio. È il caso di organizzar­e una manifestaz­ione, quantomeno un sit-in antifascis­ta a Loreto? O no?

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