Il Fatto Quotidiano

Euroconfus­i: la vera alleanza segreta sull’Ue è tra Di Maio e B.

- » MARCO PALOMBI

Si fa un gran parlare, da qualche tempo, di due alleanze “segrete” da realizzare dopo il voto (risultati permettend­o): la prima dei “populisti anti-europei” tra M5S e Lega; la seconda “pro-europea” tra Pd e Forza Italia. In realtà questa rubrica, grazie all’analisi scientific­a delle dichiarazi­oni degli interessat­i, è in grado di svelare che la vera alleanza segreta, la terza, è quella stretta tra Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi: quella euroconfus­a. Prendiamo l’ex Cavaliere: ieri voleva “meno vincoli dall’Europa” ma con “una po- litica estera e di difesa comune”; e pure “un governo che sappia battere i pugni sul tavolo fino a minacciare di uscire dall’Europa, senza mai farlo, ma se serve si può dire”. L’anziano leader ritiene dunque una minaccia credibile affermare di andarsene, alzarsi, raggiunger­e la porta e dire che si esce, chiarendo però che non lo si farà mai. Di Maio, sempre ieri, ha spiegato invece che “per realizzare la concreta utopia” del programma 5 Stelle “serve un patto con l’Europa: non si tratta di mettere in discussion­e l’euro, ma di riconoscer­e che il nostro Paese ha bisogno di uno sforamento del rapporto deficit/Pil”. La sua minaccia dopo l’inevitabil­e no di Bruxelles, s’immagina, sarà il referendum sull’euro (da non “mettere in discussion­e”) nel quale il M5S adotterà la “posizione Castelli”: “Non lo so” (se scheda bianca o astensione lo deciderà poi la Rete). Come si vede, i due hanno studiato teoria dei giochi nello stesso ateneo, garanzia per una durevole alleanza e, caproniana­mente, una via per restare lì dove non si fu mai.

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