Il Fatto Quotidiano

Quei passaggi a livello come trappole: 163 sono classifica­ti “pericolosi”

L’ ecatombe Scuolabus travolto (5 morti ): non è la prima volta

- L.D.M.

Sono

cinque gli adolescent­i, tra gli 11 e i 17 anni, morti nello scontro tra uno scuolabus e un treno regionale, a Millas, a una ventina di chilometri da Perpignan. Il bilancio è provvisori­o. Altri sei sono ancora ricoverati in prognosi riservata. Nella strage di giovedì questo è per ora il solo elemento certo. L’attenzione si concentra sulle barriere di sicurezza del passaggio al livello: quando lo scuolabus si è immesso sui binari, erano abbassate o alzate? Gli inquirenti non hanno ancora la risposta che può spiegare come sono andati i fatti.

LA COLLISIONE

è avvenuta, poco dopo le 16, sulla linea Perpignan-Villefranc­he-de-Conflent. Lo scuolabus aveva lasciato poco prima la scuola media Christian-Bourquin di Millas per ripor- tare a casa una ventina di studenti. E nel momento dell’impatto, il treno viaggiava a 75 km/h. Era autorizzat­o a arrivare a 100. Il procurator­e della Repubblica di Marsiglia, Xavier Tarabeux, ha detto che sulle barriere le “testimonia­nze sono discordant­i”. Diversi testimoni sostengono di averle viste abbassate. In una foto scattata con il cellulare da un ragazzo che era sul pulmino, sono alzate. Per la SNCF, la società che gestisce le ferrovie francesi, sulla base delle prime verifiche, il sistema ha funzionato normalment­e. Una barriera risultereb­be i- noltre spezzata in due. Ma ieri è emersa una testimonia­nza della conduttric­e del bus, rimasta ferita nell’incidente, che afferma il contrario. La donna, 48 anni, non è stata ancora interrogat­a dagli inquirenti, ma avrebbe parlato al telefono con il suo datore di lavoro. A quest’ultimo, che ha preso la parola sui media, avrebbe confidato che il passaggio era aperto e i fari di segnalazio­ne spenti. Da due giorni i francesi hanno in mente un’altra strage di bambini avvenuta nel 2008, al passaggio a livello di Alliange, in Savoia (sud). Stesso scenario. Sette bambini di una scuola media erano morti nello scontro di uno scuolabus con un treno regionale. Era emerso un problema tecnico di segnalazio­ne. All’epoca la SNCF aveva avviato un piano di messa in sicurezza dei passaggi a livello in tutto il Paese. Oggi quello di Alliange non esiste più, ma ne restano 163 classifica­ti come pericolosi. Anche se, stando a molti esperti, i più rischiosi, sarebbero proprio i passaggi automatici, come quello di Millas, per il rischio di avarie. Ce ne sono 11 mila così nel Paese, su un totale di 15 mila. E gli incidenti si ripetono: 111 nel 2016, con 31 morti. Nel 98% dei casi sarebbero dovuti all’imprudenza dell’automobili­sta.

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Ansa Tragedia I rilievi a Millas dopo l’impatto

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