MARIA ELENA, MEGLIO UNA FINE DOLOROSA CHE DOLORE INFINITO
“HA CHIARITOtutto quindi sarà candidata del Pd e mi auguro che abbia grande successo”.
NON STENTIAMO a credere che, stando ai sondaggi, l’“effetto” Boschi (unito all’“effetto” banche) stia producendo sul Pd un “effetto” 20%: in assoluto il punto più basso raggiunto dal partito fondato (“a vocazione maggioritaria”) da Walter Veltroni e sfondato da Matteo Renzi, con la fattiva collaborazione della fu ministra della fu riforma costituzionale. Alla luce quindi degli evidenti conflitti d’interesse, e delle non memorabili autodifese televisive della figlia dell’ex vicepresidente di Banca Etruria, non è difficile comprendere la tattica del presidente del Consiglio. Costretto, oggi, a solidarizzare con la sua sottosegretaria con una frase che, tuttavia, sembra scritta e va letta secondo i dettami della più nobile scuola democristiana (di cui Paolo il freddo è allievo brillante). “Ha chiarito tutto”: tre parole all’apparenza un attimino eccessive ma che valgono rebus sic stantibus. Come dire: ho fatto il massimo non chiedetemi di più (che fa il paio con la strepitosa battuta che gli fu attribuita quando, benché piuttosto malandato, sostituì a palazzo Chigi un Renzi piuttosto incazzato: “Più di farmi venire un infarto non potevo”).
Un mettere le mani avanti nel caso (probabile) lo stato attuale delle cose venisse ulteriormente peggio- rato dalle prossime scivolose audizioni in commissione parlamentare. Prima del Governatore di Bankitalia Ignazio Visco (non certo un fan di Renzi e delle renziste che lo volevano mandare a casa). E poi dell’ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni, chiamato a confermare lo scoop di Ferruccio de Bortoli secondo il quale la Boschi avrebbe chiesto un intervento a favore della banca paterna. “Quindi sarà candidata del Pd”, è invece constatazione di ferrea logica dorotea, visto che il timbro sulle liste non sarà suo ma del segretario. Infine, con il “mi auguro che abbia grande successo” siamo al virtuosismo della perfidia poiché la frase va intesa nel senso esattamente opposto. Ovvero: come diavolo sarà possibile rieleggerla in queste condizioni è affar vostro, comunque auguroni.
Insomma, Gentiloni interpreta lo stato d’animo, non dichiarato, ma di gran lunga prevalente nel Pd che si affida al buon senso (e al buon cuore) di Maria Elena a cui con un Pd alla canna del gas non sarà facile trovare un collegio blindato. Un passo indietro subito, con davanti tre mesi di campagna elettorale tutta in salita, sarebbe apprezzatissimo. Come si dice: meglio una fine dolorosa che un dolore senza fine.
PAOLO GENTILONI A PROPOSITO DI MARIA ELENA BOSCHI