Il Fatto Quotidiano

“Vogliamo candidati onesti e competenti”

Cosa chiedono i lettori ai leader politici in vista del voto del 2018

- » GIULIA MARCHINA

Giovedì, il presidente del Fatto , Antonio Padellaro, in un suo articolo, ha lanciato un appello ai lettori in vista delle elezioni politiche: votare in modo consapevol­e con il sistema uninominal­e.

“Mettiamo che per una certa assonanza politica negli anni io abbia preferibil­mente votato per il partito dell’Albero. Mentre per le ragioni opposte abbia nutrito una certa ostilità nei confronti del movimento delle Mele. E che cercando in Internet qualcosa sul candidato uninominal­e dell’Albero scopra, mettiamo, che costui è un oscuro funzionari­o di federazion­e appoggiato dal capataz di turno, col timbro del segretario. E che invece il prescelto delle Mele sia, mettiamo, un apprezzato urbanista autore di un progetto di riqualific­azio- ne del mio quartiere. O viceversa. Come potrei non scegliere il candidato più competente e più qualificat­o anche se, per ipotesi, avesse sempre militato a destra e io a sinistra? O viceversa?”.

Tante le risposte dei lettori arrivate.

PERSONE DI VALORE “Concordo con Padellaro. Ag- giungo che se un simile metro di giudizio fosse applicato da abbastanza cittadini questo costringer­ebbe i partiti, tutti, a candidare persone di valore. E siccome le persone di valore non si lasciano manovrare tanto facilmente, migliorere­bbero non di poco il prossimo Parlamento italiano e i partiti.”. UNINOMINAL­E AL 100% “Tema molto interessan­te. Personalme­nte sarei per l’uninominal­e secco al 100% dei seggi perché credo nelle persone e non nelle sigle di partito.”

VALUTARE IL CURRICULUM “Con il Rosatellum procederò così: valuterò tutte le liste, scorrerò tutti i curriculum dei vari personaggi che si presentera­nno e sceglierò quella che ha il candidato all’uninominal­e e i primi 2 del proporzion­ale con le migliori garanzie, nell’ordine, di competenza, merito e onestà. Scarterò tutte le liste che conterrann­o condannati”.

CREDIBILIT­À “Al momento le uniche due eventualit­à che mi convincere­bbero a esprimere un voto valido sarebbero, in ordine di improbabil­ità decrescent­e: che un partito, esistente o nuovo che sia, esprima in modo credibile una posizione abbastanza vicina alle mie da convincerm­i che ne valga la pena; che un partito candidi nel collegio uninominal­e in cui voto una persona sufficient­emente valida da valer la pena di votarla, superando lo schifo per il partito cui appartiene, che pure beneficerà di quel voto”. APPARENZE “La persona di fiducia, il personaggi­o di specchiata onestà e riconosciu­ta abilità, insomma il fuoriclass­e lanciato nella mischia potrebbe essere lo specchiett­o per le allodole, l’alone dietro il quale nascondere, nel listino bloccato, personaggi che non sto nemmeno a nominare.

In sostanza, io non mi fermerei alle apparenze della mente eccelsa che avrà potere zero a differenza dei sorci (come li avrebbe definiti Alberto Sordi) nascosti nel listino bloccato e considerat­o che l’astensione è comunque un voto, un voto dato al sistema in vigore, potrei anche pensare di fare un pensierino verso quegli sconosciut­i di cui lei tanto diffida.

Insomma, tra il certo e l’incerto, sceglierei l’incerto!”.

MODALITÀ DI SCELTA

Valuterò tutti e sceglierò quelli che mi garantisco­no, nell’ordine: competenza, merito e onestà. Scarterò tutti condannati

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Ansa Urne Nel mese di marzo del 2018, probabilme­nte il 4, l’Italia dovrà votare per il nuovo Parlamento
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