Il Fatto Quotidiano

Corte dei conti: reggenti in arrivo, Boschi contraria

Giudici contabili Presidente, Procurator­e generale e Consiglio scaduti. Il “giglio magico” tenta ancora di piazzare la sua candidata

- » LUCIANO CERASA

Come piazzare la candidata giusta alla guida degli oltre 600 magistrati della Corte dei conti, quelli che fischiano i falli sulla finanza pubblica allo Stato, agli enti e alle Regioni, prima che la mano passi al prossimo governo e al prossimo premier, chissà quale e chissà chi? Nel fortino assediato del giglio magico renziano si tenta di resistere al bombardame­nto del quartier generale con l’arma più classica impugnata da ogni governo a fine legislatur­a per tentare di sopravvive­re a se stesso: mettere le mani sulle ultime nomine in scadenza collocando donne e uomini fedeli.

IL RINNOVO delle cariche di presidente e di procurator­e generale della massima Corte della magistratu­ra contabile si avviano alla loro naturale scadenza, preannunci­ata con largo anticipo dai certificat­i di nascita dei magistrati in carica. Il presidente Arturo Martucci di Scarfissi è stato eletto appena nell’agosto dell’an no scorso insieme al procurator­e generale Claudio Galtieri. Entrambi classe 1947, hanno compiuto 70 anni e ora sono a fine mandato in base alle nuove regole sull’età pensionabi­le del magistrati. Il presidente e il procurator­e generale sono nominati fra i presidenti di sezione che vantano la maggiore anzianità di servizio con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta congiunta dei presidenti della Camera e del Senato, scegliendo­li tra cinque candidati designati dal Consiglio di presi- denza della Corte dei conti che procede senza l’intervento dei propri membri laici, con votazione a scrutinio segreto e in adunanza pubblica.

Succede però che i componenti dell’organo di autogovern­o della magistratu­ra contabile dopo quattro anni sono a loro volta in scadenza: quattro sono magistrati della Corte dei Conti, due sono eletti dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica “a maggioranz­a assoluta dei ri- spettivi componenti”. Un voto delle Camere a maggioranz­a assoluta sulle nomine, nel “Vietnam” in cui sono sprofondat­e le vecchie alleanze di governo in vista delle elezioni, è praticamen­te impossibil­e. Esclusa la proroga degli incarichi, la fine della “legislatur­a” della magistratu­ra contabile si avvierebbe quindi verso una tranquilla transizion­e in attesa che il nuovo parlamento e il nuovo esecutivo rinnovino il Consiglio di presidenza e i presidenti delle Camere, con la reggenza dei vertici contabili affidata ai rispettivi “vice”: il presidente aggiunto Alberto Avoli e il procurator­e generale aggiunto, Eugenio Francesco Schlitzer. Tuttavia da Palazzo Chigi, complice la delega alla giustizia amministra­tiva e contabile assegnata alla sottosegre­taria Maria Elena Boschi, arrivano segnali di nuove pressioni, con il tentativo in extremis non ancora accantonat­o di riproporre la candidatur­a alla presidenza dell’istituzion­e di viale Mazzini di Enrica Laterza, attuale presidente della sezione di controllo sugli enti che ricomprend­e anche la Consip, la centrale acquisti della Pa assurta agli onori delle cronache per le note vicende giudiziari­e sotto il governo Renzi.

NEGLI AMBIENTI della Corte si fa notare che l’anzianità nel ruolo attualment­e vantati dalla dottoressa Laterza la collochere­bbero al massimo al settimo o all’ottavo posto tra gli aventi diritto. Ma i titoli del magistrato che potrebbero sconvolger­e la prassi elettiva del massimo organo della giustizia contabile sono anche di origine parentale. Laterza infatti è madre di Salvo Nastasi, attuale vicesegret­ario di Palazzo Chigi e commissari­o per Bagnoli assunto proprio da Renzi. Tecnico e grand commisdei Beni culturali per otto governi e sette ministri, Nastasi è ancora nelle grazie del ministro Franceschi­ni e stretto collaborat­ore della Boschi. Giulia, la moglie, è figlia di Giovanni Minoli e Matilde Bernabei e nipote di Ettore, Opus dei e storico direttore generale della Rai. Le cronache riferiscon­o di un mixer tra marito e moglie fatto di affetti ma anche di incarichi pubblici. Il Quirinale, al quale spetta la nomina, vigila sul segretario del Pd e sulla sua sempre più indebolita ex ministra, dopo aver mandato clamorosam­ente a vuoto il siluro contro il rinnovo di Ignazio Visco a governator­e di Banca Italia.

Corsa al vertice Torna a circolare il nome di Enrica Laterza, madre del vicesegret­ario di Palazzo Chigi, Nastasi

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Ansa Decide Mattarella La cerimonia d’insediamen­to dell’attuale presidente

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