Il Fatto Quotidiano

Verona, ora CasaPound è vicina di casa dell’Anpi

La nuova sede dei neofascist­i accanto all’Assopartig­iani: “Una provocazio­ne”

- » FERRUCCIO SANSA

Casapound vicino all’Anpi. Per seguire il percorso che sta cambiando il volto di Verona basta percorrere poche decine di metri: quelli che separano la storica sede dell’associazio­ne partigiana da quella del movimento di destra inaugurata ieri sera.

Si chiama il Mastino. È il circolo numero 106 in Italia, per un movimento che si sta sempre più radicando. Ma a riscaldare gli animi a Verona è stata soprattutt­o la sua collocazio­ne. A due passi dall’Anpi, appunto. Ma non solo, in un quartiere, la Veronetta che da sempre era considerat­o di sinistra. È la zona universita­ria, per intenderci. Ma qui è forte anche la presenza di immigrati, tanto che qualcuno nell’estrema l’ha ribattezza­to “Negronetta”.

ECCOLI IERI pomeriggio i ragazzi di Casapound all’apertura della sede: vestiti neri e teste rasate, sì, ma anche giovani con vestiti griffati da Verona bene. La bacheca Facebook parla di attività di quartiere, di pulizia di spazi pubblici, di raccolta giocattoli.

Ma l’accento di molti post è sui migranti. Campeggian­o scritte: “Basta feccia”. C’è chi commenta con un braccio teso. Il punto, però, è la collocazio­ne del circolo. Difficile trovare nei movimenti di sinistra chi voglia parlare mettendoci nome e cognome: “Siamo come nella striscia di Gaza”, racconta un militante, “c’è una tensione insopporta­bile. La Veronetta è un quartiere popolare, multietnic­o. Qui han- no sede l’Anpi, ma anche associazio­ni gay e centri sociali”. Filippo Comencini dell’A ssemblea 17 dicembre non teme di esporsi: “La scelta di CasaPound di aprire alla Veronetta è una provocazio­ne”. La destra straripa a Verona? “È una destra di pancia, più che dav- vero interessat­a a un disegno politico. E forse è perfino più insidioso”.

LA VERONETTA sta diventando una polveriera con continue aggression­i di stampo politico: “Noi abbiamo contato sei episodi di violenza in sei mesi. Ci hanno picchiato, frustato con delle cinghie, insultato. Davanti alle nostre sedi troviamo sempre più spesso scritte fasciste”, racconta ancora il giovane militante dei centri sociali. E le reazioni in città? “Nessuna, sembra di essere in una terra di mafia”. Federico Sboarina, sindaco di centrodest­ra, ostenta calma: “L’inaugurazi­one è stata tranquilla. Io non amo gli estremismi, ma in città non ci sono motivi di allarme”.

“Non siamo mai stati indagati per violenze e non dite che siamo fascisti”, raccomanda­no, con modi più o meno cortesi, di scrivere i presenti all’inaugurazi­one di CasaPound. La galassia di estrema destra è sempre più vasta: Forza Nuova, Verona ai Veronesi, Fronte Skin Head e Fortezza Europa. Con rivalità e tensioni per conquistar­e il centro della scena. E poi c’è la Curva Sud dell’Hellas Verona. Estrema destra e tifo,

Le aggression­i

Dal centro sociale: “Sei episodi di violenza in 6 mesi, anche cinghiate E loro: “Mai indagati”

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Sotto l’Arena

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