Il Fatto Quotidiano

È Natale e la tv ricicla Panariello e pure Bonolis

- » NANNI DELBECCHI

Ricapitoli­amo: esistono gli alieni, esiste Marco Columbro, ma soprattutt­o esiste Babbo Natale, e la prova è che ricicla i regali come tutti noi. Alcuni pacchi sono così sospetti che non c’è nemmeno bisogno di scartarli: le due serate di Panariello sotto l’albero in arrivo su Rai1, tali e quali quelle di due anni fa, non si spiegano solo con la crisi, ma con la stagione più riciclata a memoria di telespetta­tore; Panariello non è male, ma il guaio è che non si vede l’ombra di un ricambio. Già, il famoso ricambio generazion­ale. Gli showman più freschi sfrecciano verso i 60, con tanto di tessera Carta Freccia senior, e questo è un raro caso in cui la Tv è davvero specchio del Paese.

Ma Babbo Natale ricicla anche a Mediaset. Sotto l’albero di Canale 5 è tornato Paolo Bonolis con M us ic (mercoledì sera); bisogna dargli atto però che siamo solo alla seconda stagione, inoltre Music ha il gran pregio di non essere né Chi ha incastrato Pe

ter Pan né Ciao Darwin. L’unico problema è che Bonolis si sente primo della classe, e se non scomoda Darwin o almeno Vonnegut deve almeno convocare Marylin Manson, Mickey Rourke o Checco Zalone a fare un po’di casino. “Parlare di musica è come ballare di architettu­ra ”, ha detto una volta Frank Zappa, ma a Paolo piace troppo parlare e pure ballare: la vita, la morte, l’ombra di Satana, il declino di Hollywood, la comunità gay… Più che interviste, incontri ravvicinat­i del secondo tipo (per quelli del terzo c’è sempre Columbro).

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