Cent’anni della premiata ditta Kgb: Putin omaggia il lato oscuro della (sua) forza
Il presidente al party dei servizi di sicurezza
Per
Vladimir Putin il 20 dicembre è la data che più lo coinvolge e lo commuove: la “festa del cekista”, cioè il giorno in cui la Russia celebra gli spioni. Per la casta degli intoccabili 007 russi, è un appuntamento in cui chi vi appartiene si riconosce. E rinsalda i legami. Prima che l’Urss crollasse, la festa era segreta, come si conviene a chi lavora nei servizi segreti. Poi, con la glasnost, la festa divenne pubblica, arrivò miss Kgb ed irruppe la religione: a Mosca, la chiesetta di Santa Sofia della Saggezza, dietro la Lubianka, servita sino al 1991 quale “struttura di passaggio” dal V Dipartimento del Kgb, era diventata dal 6 marzo del 2002 la parrocchia dell’Fsb, l’erede del Kgb. Quattro anni dopo fu la volta della “preghiera della spia”, rivolta al santo principe Aleksandr Nevskij.
Quest’anno la festa è speciale: si celebra il centenario della Ceka, il Comitato Speciale fondato giusto il 20 di- cembre del 1917, quando Lenin ordinò al Comitato Centrale bolscevico di creare un organismo per combattere azioni contro- rivoluzionarie, saccheggi, speculazioni e accaparramenti. Doveva essere temporanea, divenne l’incubo sanguinario permanente dei russi, nel corso dei decenni coi nomi di Ceka, Gpu, Ogpu, Nkvd, Kgb.
DA QUANDO PUTIN È DIVENTATOil capo dei capi, c’è una sorta di rituale al quale lui non rinuncia mai nella piccola cerimonia della festa cekista: il pistolotto in cui ricorda sempre - in tedesco, avendo oltretutto prestato servizio negli anni ‘80 a Dresda, ex Ddr - il detto “Von der Berufung zum Beruf”, ossia “dalla vocazione alla professione”. Diventato un motto: “Nel nostro mestiere vanno insieme mano nella mano per tutta la vita”. Un mestiere che non conosce il prefisso ex: “Non esistono ex-agenti del Kgb, nessuno può abbandonarlo, così come il Kgb non vi lascerà mai, e non importa se oggi chiamiamo il Komitet Gosudarstvennoj Bezopasnosti con un altro nome, Fsb, servizio federale di sicurezza della Federazione russa. La sostanza, l’impegno e la missione restano gli stessi: proteggere la patria, difenderla dalle insidie di chi vuole destabilizzarla”.