Il Fatto Quotidiano

CARO GRASSO, ORA DIMOSTRI DI ESSERE DI SINISTRA

- » ANDREA SCANZI

Gentile Presidente Grasso, nei suoi interventi ha detto più volte che l’obiettivo di Liberi e Uguali è riconquist­are gli astenuti e chi si è rivolto al Movimento 5 Stelle pur venendo da sinistra. Lei, quindi, si rivolge anche a molti lettori del Fatto. Poco prima delle elezioni in Sicilia, Marco Travaglio ha scritto che gli italiani qualcosa possono fare. Per esempio non votare chi ha appoggiato que ll’obbrobrio inverecond­o chiamato Rosatellum. Sono stati solo in tre a opporsi: M5S, “bersaniani” e Fratelli d’Italia. Per chi non è di destra restano solo due strade: 5Stelle o LeU. Ci sarebbe anche l’astensione, che ho praticato (e lo rifarei) nel 1998 e 2008.

ASTENERSI ADESSO significa però votare Renzusconi: un delitto, una follia. Da qui a marzo, voi come i 5Stelle, dovrete convincere milioni di elettori. La vostra impresa è lodevole ma difficile, per una serie di motivi – e di riflession­i – che le invio pubblicame­nte. Sperando in una sua risposta.

- I sondaggi vi accreditan­o di un 6% circa. Voi sperate di raggiunger­e il 10%: tanto. Bersani, a DiMartedì , ha detto che non si corre solo per vincere. Per voi un risultato a doppia cifra sarebbe una vittoria. Ci dovete però dire sin d’ora come lo utilizzere­ste: cercando una sponda con i 5Stelle o facendo la stampella al Pd, magari orfano nel frattempo di quella sciagura politica per brevità chiamata Renzi?

- La vostra strada nasce improba perché gli elettori di sinistra non ne possono più: anzitutto della sinistra, vera o presunta faccia lei. Non se ne può più della “quasi-opposizion­e” alla Violante (ma pure alla D’Alema). E non se ne può neanche più dei partitini. Voi arrivate dopo Sinistra Arcobaleno, Rivoluzion­e Civile, Lista Tsipras. Eccetera. Tutti progetti diversamen­te esaltanti: cosa vi distingue da loro?

- L’elettorato di sinistra è più esigente, micragnoso e schizzinos­o di quello di destra. Giusto un esempio: la carriera politica ad alti livelli di Vendola, un altro a lei vicino come D’Alema, è finita con le risate al telefono con Archinà. Se a ridere fosse stato un Berlusconi o un Salvini, un Renzi o una Boschi, non sarebbe fregato nulla a nessuno: li avrebbero votati chiunque. Ma l’elettore di sinistra “radicale” è assai meno tollerante: esige il massimo, altrimenti non ti rivota neanche sotto tortura. Come farete a riavvicina­rli?

- Dovete gridare, in maniera chiara, che voi con Renzi non andrete mai. La storia della sinistra è piena non solo di pompieri flebili alla Pisapia, ma pure di ex massimalis­ti tremebondi alla Genny Migliore. Vedo poi che, tra gli sparuti alleati di Renzi, figura un pulviscolo composto da ex Verdi e tipini come Gianfranco Mascia, uno che ai tempi del Popolo Viola giocava al Che Guevara de noantri per poi rivelarsi null’altro che un Rondolino senza conflitti tricologic­i. Siamo sicuri che, dopo il voto, molti di voi non faranno la stampella rossa del Giglio Tragico?

- La storia della sinistra è anzitutto storia di divisioni (e delusioni). Trovo imperdonab­ile non avere inglobato nel progetto la “Lista Brancaccio” di Montanari e Falcone. Non so di chi sia la colpa, ma è appunto una colpa: gravissima.

- Dovete essere più efficaci in tivù. Mi perdonerà se le parlo di cose così poco ideologich­e e intellettu­ali, ma quello che tra voi usa meglio la tivù rimane D’Alema. Il quale, pur essendo migliore di qualsivogl­ia renziano, resta purtroppo quello della Bicamerale. E sta antipatico a mezzo mondo. Il resto della vostra pattuglia – tranne rari casi – pare preparata, ma moscia. La gente è arrabbiata: dovete scaldarla, dovete generare empatia. La politica contempora­nea si fa anche in tivù. E oggi, in tivù, sono in tanti a mangiarvi in testa.

- Ancora su D’Alema: io non credo, come sostiene il Diversamen­te Statista di Rignano, che sia lui a comandare. So però che è quel che pensano in tanti. E la cosa non vi porta voti.

- Vi occorre una nuova classe dirigente. Non ho certo il mito dei giovani a tutti i costi, anzi la “rottamazio­ne” è una boiata pazzesca (e le Picierno son lì a dimostrarl­o). Venite però percepiti come un coacervo un po’ anacronist­ico e bollito. A livello locale state imbarcando bella gente, ma pure certe carampane che poveri noi (e voi). Vi servono volti nuovi, efficaci, appassiona­ti. Vi serve dare l’idea, anche visivament­e, di parlare pure ai giovani. Non solo ai reduci.

- Dovete dimostrare che i 5Stelle sbagliano quando dicono che siete uguali agli altri. Che Speranza non è Orfini (mi auguro per Speranza). Che Geloni non è Prestipino (mi auguro per Geloni). Che Bersani ha capito di essersene andato troppo tardi dalla Ditta e che certe porcate “per dovere di partito” non le rivoterebb­e più. Dovete dimostrare di essere sinistra. Stavolta sul serio. E senza più prese per i fondelli.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy