Il Fatto Quotidiano

Il giorno più lungo

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20 DICEMBRE 2016

Quel giorno i carabinier­i del Noe perquisisc­ono la sede romana della Consip: qualcuno dall’interno ha fatto una bonifica dalle cimici istallate dai carabinier­i. Quel giorno vengono interrogat­i, l’ex ad di Consip Luigi Marroni e il presidente Luigi Ferrara. Marroni dice di aver saputo dell’indagine in quattro occasioni: da Filippo Vannoni, dal ministro Luca Lotti, dal generale Emanuele Saltalamac­chia e da Ferrara, che a sua volta dice di averlo saputo dall’allora comandante dei carabinier­i Tullio Del Sette. Ferrara quel giorno conferma. Poi sentito a Roma cambia versione.

DA NAPOLI A ROMA

Dopo le dichiarazi­oni di Marroni, la Procura di Napoli iscrive nel registro degli indagati per rivelazion­e di segreto Lotti, Del Sette e Saltalamac­chia a einvia gli atti a Roma per competenza. Nella capitale a febbraio viene iscritto, in un altro filone dell’inchiesta, il padre dell’Ex premier: Tiziano Renzi è accusato con il suo amico Carlo Russo di traffico di influenze.

I FILONI DI INDAGINE

A Roma ci sono diversi i filoni di inchiesta. Tra le varie cose, i pm stanno cercando di ricostruir­e la filiera di informazio­ni verso i vertici della Consip. Per questo è stato sentito anche il capo di Stato Maggiore, Gaetano Maruccia, non indagato.

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LaPresse Procurator­e capo a Roma Giuseppe Pignatone è il capo della Procura che indaga su Consip

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