Il Fatto Quotidiano

Scontro fratricida LeU-dem in Puglia

Caso D’Alema, Vendola&C. possono bruciare nei collegi Emiliano, il pd “anti-Renzi”

- » MARCO FRANCHI

Tutto come previsto. Si candida con Liberi e Uguali (“anzi Libere e Uguali”) Laura Boldrini ed è “disponibil­e” pure Massimo D’Alema: “Non in generale, ma solo se i miei elettori lo vorranno e i miei elettori sono quelli del Salento. Io sono sempre stato fedele, sono sempre stato un parlamenta­re della Puglia”, ha scandito ieri mattina l’ex premier su Radio Capital.

E PROPRIO l’accenno del fu Leader Massimo porta allo scoperto uno dei paradossi possibili della prossima campagna elettorale: il caso Puglia. È in quella regione che sono politicame­nte basati, infatti, due dei pezzi da novanta della formazione a sinistra del Pd con relative truppe e clientele: D’Alema, come detto, e l’ex governator­e Nichi Vendola. Che siano o meno candidati in prima persona la forza elettorale di Liberi e Uguali in Puglia dovrebbe essere superiore alla sua media nazionale: non è un caso, dunque, che i sondaggi per collegio del Nazareno siano preoccupan­tissimi. La situazione è plasticame­nte descritta dall’ultima rilevazion­e dell’Ipsos di Nando Pagnoncell­i pubblicata sul Cor- riere della Sera mercoledì: dei 16 collegi uninominal­i pugliesi il Partito democratic­o oggi se ne aggiudiche­rebbe zero, 11 andrebbero al centrodest­ra e 5 al Movimento 5 Stelle. E questo in una regione in cui il Pd esprime il governator­e e il sindaco del capoluogo.

E QUI C’È IL VERO paradosso della vicenda. In Puglia, infatti, dovrebbero essere candidati - se Renzi rispetterà gli impegni presi - gli uomini del presidente della regione Michele Emiliano, l’unica minoranza interna in aperta opposizion­e dentro al Pd e, anche per questo, interlocut­ore naturale della forza che si candida alla sinistra del segretario democratic­o con l’obiettivo non troppo nascosto (anche) di archiviarn­e la carriera politica.

Una lotta senza quartiere per il voto di centrosini­stra in Puglia, insomma, rischia di indebolire non Matteo Renzi ma un suo oppositore interno pregiudica­ndo anche gli spazi di manovra che i leader di LeU si augurano possano aprirsi dopo le elezioni.

Al momento, però, assicurano fonti dei due partiti, accordi anche informali di desistenza non sono neanche ipotizzabi­li: Liberi e Uguali - che ovviamente non ha speranze di vincere alcun collegio maggiorita­rio - ha bisogno di tutti i voti che riesce a raccattare per ottenere un buon risultato almeno nel proporzion­ale e non può permetters­i di fare concession­i di nessun genere. “Sarà un disastro”, è il facile vaticinio di un uomo vicino al governator­e Emiliano.

LAURA BOLDRINI

La legislatur­a sta finendo, non il mio impegno: il mio viaggio continuerà con Liberi e Uguali

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy