Privacy, il Garante boccia Poste: “Addetti a rischio sorveglianza”
▶IL SISTEMA
degli uffici postali per gestire la coda agli sportelli non può più essere utilizzato perché può consentire il monitoraggio pervasivo e costante dei dipendenti: a dirlo è il Garante della privacy dopo un’istruttoria avviata per approfondire le segnalazionidi dipendenti e sindacati. La società aveva installato un sistema che mostrava i nomi degli operatori sul display sopra lo sportello. Poste, nel corso dell’istruttoria, ha sostenuto che i display svolgessero la stessa funzione dei cartellini sulla divisa e ha aggiunto di non essere tenuta a presentare un’informativa ai dipendenti perché i dati raccolti non erano utilizzati per altre finalità. Il garante ha prima ribadito che deve sempre essere rilasciata un’informativa e ha poi rilevato che la cosiddetta “console di monitoraggio” con cui la società gestiva il si- stema consentiva a oltre 12mila soggetti incaricati di accedere “in tempo reale e in via continuativa”, ai dati relativi a tutte le postazioni e a tutti gli operatori in servizio, in qualunque momento, presso un determinato ufficio. Tali dati potevano essere raccolti e memorizzati e essere estratti in report individuali. Con il rischio di dar vita a un controllo remoto e a distanza del lavoratore.