Stavolta l’Onu fa contenta la Casa Bianca: super-sanzioni contro il dittatore atomico Kim
Pacchetto di misure economiche e finanziarie
Il
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha varato le sanzioni più dure di sempre contro la Corea del Nord, colpendo soprattutto le importazioni di petrolio, fondamentali per portare avanti il programma missilistico e nucleare del regime di Pyongyang.
Le nuove misure sono state approvate all’unanimità, col voto anche di Cina e Russia che ultimamente più volte avevano esercitato il diritto di veto. “Pyongyang ha scelto la strada dell’isolamento”, ha affermato l’ambasciatrice americana all’Onu Nikki Haley, definendo il regime di Kim Jong-un “il più tragico esempio di male nel mondo”: “Più ci sfiderà - ha avvertito la rappre- sentante Usa - e più lo puniremo”.
Nel dettaglio le nuove sanzioni prevedono che le importazioni di petrolio restino limitate all’attuale livello, caratterizzato già da una penuria generale in tutto il Paese. La comunità internazionale si impegna anche a espellere i lavoratori nordcoreani dai vari stati in cui si trovano, tagliando così le risorse finanziarie che questi inviano nel loro Paese.
VIA LIBERA ANCHE a controlli molto più severi sulle navi commerciali che partono o si dirigono verso la penisola coreana, con uno stop al trasbordo di carburante da imbarcazione ad imbarca- zione, uno dei metodi che Pyongyang usa per eludere le sanzioni.
Bocciata ancora una volta, invece, la proposta avanzata a suo tempo dall’a mm in is tr az io ne Trump di un vero e proprio blocco navale in acque internazionali. Restano infine i sospetti degli Usa sulle reali intenzioni di Pechino e Mosca. Soprattutto dopo aver scoperto che la Russia ha aperto segretamente un canale di comunicazione verso la Corea del Nord, incluse nuove connessioni internet in alternativa alle comunicazioni primarie garantite a Pyongyang dalla Cina.
Difficile dire se l’aumentata pressione da parte della comunità internazionale porterà il regime di Kim a fare un passo indietro sui programmi nucleare e missilistico. Ma è molto probabile che nelle prossime settimane il nodo nordcoreano torni a essere centrale dell’azione dell’a mm in istrazione Trump