Il pm cercava una nomina al ministero e presentava finanziatori a Rotondi
SALERNO Altri magistrati nell’inchiesta sul giudice Pagano arrestato per corruzione
C’È UN FILO CHE UNISCE un pm di Salerno, Vittorio Santoro, con il giudice civile Mario Pagano – arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di aver creato un sistema di sentenze pilotate in cambio di favori e tangenti – e con l’onorevole Gianfranco Rotondi, leader di Rivoluzione Cristiana, una delle diverse gambe del centrodestra berlusconiano. È un filo che li collega nella ricerca di piaceri, raccomandazioni, finanziamenti. E che si dipana ascoltando le intercettazioni della Squadra mobile allegate all’inchiesta dei pm di Napoli Celestina Carrano e Ida Frongillo, coordinati dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, al centro di ulteriori verifiche che chiariscano se siano stati commessi o meno reati, il pm Santoro chiese una mano sia a Pagano che a Rotondi affinché lo aiutassero nella sua ambizione di ottenere una nomina a ispettore del ministero di Giustizia. Emergerebbe dalle telefonate citate in un’informativa, così riassunte dai poliziotti: il pm chiese a Pagano di essere raccomandato presso gli uffici del sottosegretario di via Arenula Cosimo Ferri, mentre, su richiesta di Rotondi, si sarebbe a sua volta impegnato a finanziare attraverso amici imprenditori facoltosi una fondazione riconducibile al parlamentare. Il finanziamento parrebbe ammontare a circa 60.000 euro e, sempre secondo gli investigatori, Rotondi ne aveva in realtà bisogno per estinguere un mutuo di 80.000 euro stipulato su una abitazione. Il fideiussore di questa casa è l’ex parlamentare Pdl Franco De Luca, amico e sodale politico di lunga data di Rotondi. Anche De Luca entra in gioco in questa vicenda: insieme a Santoro organizza – si legge nelle carte – un incontro a Roma con il ministro di Giustizia Andrea Orlando. Poi De Luca e Santoro preparano una cena a Baronissi per far sedere a tavola Rotondi con gli imprenditori amici del pubblico ministero. L’incontro conviviale avverrà, ma non emerge un reale interesse degli imprenditori nel finanziare la fondazione del parlamentare.
La Mobile e i pm intendono verificare se i contributi alla fondazione di Rotondi configurino un illecito finanziamento ai partiti. Al momento non risultano ulteriori indagati. Va precisato che Santoro non ha ottenuto la nomina al ministero ed è tuttora al lavoro alla Procura di Salerno. Il nome di Santoro era già comparso nell’ordinanza di arresto di Pagano. Il giudice viene intercettato il 21 settembre 2015 mentre discute con il magistrato onorario Augusta Villani di una causa civile in cui il pm è parte. Villani ne recupera il numero di registro e lo comunica a Pagano: “Praticamente l'RG è 10549/10 Santoro Vittorio contro Anas come primo convenuto, prossima udienza 30 novembre, doveva essere la tua…”. Santoro viene nominato pure in un’intercettazione di Pagano del 9 giugno 2016. Due mesi prima il giudice è stato perquisito, sa di essere indagato. E’ al telefono con la compagna, anch’essa magistrato, la signora “ha appreso che Santoro è coinvolto nelle indagini” e ricorda, ridendo, a Pagano le sollecitazioni da lui ricevute: “Diceva (Santoro, ndr) che dovevi andare a parlare con Cosimo, per l’ispettorato... e siccome tu ci sei andato a parlare...”.