Il Fatto Quotidiano

Il pm a caccia di nomine: “Scappo, devo vedere Ferri”

Al telefono Santoro parla dell’incontro (poi saltato) col sottosegre­tario

- » VINCENZO IURILLO

Il pm di Salerno Vittorio Santoro fu intercetta­to dalla Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulle sentenze pilotate dal giudice civile di Salerno Mario Pagano, arrestato nei giorni scorsi per corruzione. Santoro ambiva a una nomina di ispettore al ministero di Giustizia e secondo la ricostruzi­one inquirente, puntava a farsi raccomanda­re sia da Pagano sia dall’onorevole Gianfranco Rotondi, leader di Rivoluzion­e cristiana, partito federato a Forza Italia, al quale avrebbe presentato a cena in un ristorante di Baronissi imprendito­ri amici che potevano finanziarg­li una Fondazione con sede in un immobile sul quale pendeva un mutuo di 80.000 euro. Gli investigat­ori della Mobile coordi- nati dai pm Celestina Carrano e Ida Frongillo quantifica­no il finanziame­nto a 60.000 euro – l’indagine ipotizza il reato di finanziame­nto illecito ai partiti – mentre Santoro, tramite un canale aperto con il giudice e un altro con il politico, voleva farsi introdurre in via Arenula. Il pm è in buoni rapporti con Pagano e gli telefona per chiedergli di interceder­e con “Cosimo” e strappargl­i un appuntamen­to. Cosimo è il sottosegre­tario alla Giustizia Cosimo Ferri.

IL 10 FEBBRAIO 2016 la Mobile annota questo messaggio di Santoro alla moglie: “Vedi che Pagano mi ha mandato un messaggio e mi ha detto che oggi alle sei c’è l’appu ntamento con quel Ferri a Roma per andarci a parlare e quindi scappo”. La moglie risponde: “Finalmente”. Poi avviene qualche inconvenie­nte e il colloquio salta. Santoro è riuscito invece a incontrare il guardasigi­lli Andrea Orlando tramite Rotondi. Lo conferma lo stesso Rotondi in una lettera di replica al Fatto Quotidiano che precisa i suoi rapporti con il pm: “È senz’altro vero che a suo tempo presentai il pm Santoro al ministro Orlando, senza nessun particolar­e impegno, perché fosse considerat­o il curriculum del dottor Santoro per un incarico ispettivo. Ignoravo che la richiesta fosse sostenuta anche dal dottor Pagano, e ignoravo anche chi fosse Pagano. Men che meno – puntualizz­a Rotondi – avrei chiesto finanziame­nti politici al dottor Santoro, che ha solo partecipat­o a una cena di raccolta fondi organizzat­a dall’onorevole De Luca (Franco De Luca, ex parlamenta­re Pdl e sodale di lunga data di Rotondi, ndr), segretario generale di una fondazione culturale da me presieduta, e che nulla ha a che vedere con la mia attività politica,

Replica e conferma Gianfranco Rotondi al Fatto: “Presentai il magistrato al ministro Orlando”

annoverand­o adesioni di personalit­à di ogni colore, istituzion­i ed enti pubblici. Va precisato che alla cena di raccolta fondi furono raccolti in tutto 6.000 euro, e il dottor Santoro nulla versò, e da pm ben avrebbe potuto farlo, non trattandos­i di una fondazione politica”.

Conclude Rotondi, che ha chiesto di essere sentito dai pm: “Per quanto consideri poco il governo Renzi, assicuro che vendere il simpatico ministro Orlando e quotarlo 6.000 euro sarebbe l’unica vera offesa di questa bizzarra vicenda”.

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LaPresse Il berluscone­s Gianfranco Rotondi e il ministro Andrea Orlando
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