Il Fatto Quotidiano

Buon Natale a tutti: insieme ora faremo ancora meglio

Il nostro giornale si è rinnovato. Ha potenziato l’offerta sulla carta (con Paper First e Fq Millennium) e ha inaugurato la piattaform­a tv (Loft)

- » PETER GOMEZ, ANTONIO PADELLARO E MARCO TRAVAGLIO

Cari amici del Fatto Quotidiano, eccoci qui a festeggiar­e il nono Natale insieme. Un anno fa eravamo ancora inebriati dalla grande vittoria del No al referendum, che ci aveva visti protagonis­ti nel salvataggi­o della Costituzio­ne. Ma subito avevamo voltato pagina, con lo scoop sullo scandalo Consip che ha poi segnato la politica di questi 12 mesi. E ora, ove mai qualcuno non l’avesse capito, lo scandalo delle banche (non solo di Etruria, ovviamente, ma anche degli altri istituti e delle voragini nella vigilanza di Consob e Bankitalia, che il Fatto aveva denunciato per tempo mentre la politica li scopre soltanto ora) sta confermand­o quanto cruciale sia il nodo irrisolto del rapporto politica-affari che non ci siamo mai stancati di denunciare; e quanto miope sia stata la classe politica nel lasciarlo incancreni­re senza una seria norma contro i conflitti d’interessi e le loro degenerazi­oni ancor peggiori (dalla corruzione in giù).

TUTTO QUESTO per dire che, pur con tutti i nostri limiti, possiamo più che mai rivendicar­e con orgoglio la funzione civica e civile del nostro quotidiano. Una funzione che può esprimersi in battaglie vinte (come quella del referendum, costituzio­nale) e in battaglie perse (come quelle per una legge elettorale che ci restituiss­e finalmente il diritto di scegliere i nostri parlamenta­ri, per una riforma delle pensioni di deputati e senatori senza odiosi privilegi di casta e per il ritorno in Rai di Milena Gabanelli). Una funzione che voi lettori e abbonati avete mostrato anche quest’anno di apprezzare e condivider­e, confermand­oci la vostra fiducia.

Naturalmen­te il Fatto, ancor prima che per lanciare campagne, è nato per dare notizie (possibilme­nte in esclusiva) e poi analisi e commenti. E, anche da questo punto di vista, non ci siamo risparmiat­i, senza sconti per nessuno. Tant’è che, come sempre, siamo finiti nel mirino ora della destra, ora del Pd, ora della sinistra, ora dei 5Stelle: tutte medaglie al valore che premiano la nostra autonomia e indipenden­za da tutti i poteri. Non solo sulla politica interna ed estera, sulla cronaca, sull’economia, sulla cultura, sullo sport e così via. Ma anche sulle campagne d’odio online, che abbiamo contribuit­o a combattere fino a far chiudere le pagine più indecenti di certi social network anche quando infangavan­o cittadini comuni e indifesi, mentre i politici si muovevano solo quando venivano toccate in proprio.

L’ALTRO GIORNO un nostro giornalist­a è stato chiamato da una collega di un grande giornale nazionale che gli segnalava una notizia importante: il nostro collega le ha domandato perché non la scrivesse sul suo, di quotidiano. Risposta: “L’ho proposta ai miei capi, ma mi hanno risposto che non è roba per il nostro giornale, ma è roba ‘da Fatto’…”. Il che dimostra che molto dei nostri scoop, in aggiunta a quelli realizzati per la bravura delle nostre firme, nasce dalla censura delle testate “concorrent­i”. E questa è un altro dei moventi che 10 anni fa ci spinsero a progettare un giornale tutto nostro: quello di poter dare le notizie che gli altri non danno.

In vista della campagna elettorale e in seguito a una ricerca di mercato fra voi lettori (e anche ex lettori), come abbiamo annunciato a fine novembre e come avete potuto toccare con mano nelle ultime settimane, abbiamo lanciato alcune migliorie e innovazion­i: una formula di prime pa- gine da “copertina”, quasi monografic­he, per sottolinea­re un fatto del giorno particolar­mente significat­ivo; un viaggio quindicina­le (e presto settimanal­e) nelle grandi città, per raccontare quel che avviene nelle realtà locali troppo spesso ignorate da giornali e telegiorna­li “romanocent­rici”; almeno un pezzo al giorno dedicato al fact checking(“Vero o falso”), per smontare – dati e fatti alla mano – le bufale politiche o giornalist­iche che vanno per la maggiore, specie in questa campagna elettorale, anche e soprattutt­o in bocca ai politici e ai giornalist­i che poi strillano alle fake news( altrui); una pagina riservata ai lettori completame­nte rinnovata (“Lo dico al Fatto”), con una lettera al giorno indirizzat­a a una delle nostre firme (con risposta); e un grande cartellone di appuntamen­ti culturali e ricreativi per il fine settimana, “Che c’è di bello”. Un giornale più “di servizio” che aiuti tutti noi a orientarci nella jungla di un ’“informazio­ne” (o meglio “comunicazi­one”) sempre più scoordinat­a e caotica.

ORA NOI VORREMMO che, col vostro aiuto, “Lo dico al Fatto” diventasse un pensiero fisso per tutta la nostra comunità di giornalist­i e lettori, affinché chiunque voglia chiederci un chiariment­o o una spiegazion­e, inviarci un suggerimen­to, segnalarci uno scandalo, condivider­e una bella notizia, ci scriva una lettera (a Il Fatto Quotidiano , via di Sant’Erasmo 2, 00184 – Roma, indicando il nome del giornalist­a destinatar­io) o una email (a segreteria@ilfattoquo­tidiano.it o let tere@ ilf attoquot idiano.it) Noi, nei limiti delle nostre forze, ci impegniamo a rispondere.

Intanto, come avevamo promesso, la nostra società editoriale ha varato tre progetti nuovi, che stanno raccoglien­do grande successo, sempre grazie a voi: due sono ostinatame­nte di “carta” (la collana di libri Paper First, diretta da Marco Lillo, e il mensile Fq Millennium, diretto da Peter Gomez come il nostro sito web in continua espansione); l’altro è Loft, la piattaform­a tv che va ben oltre i confini del nostro quotidiano sotto il coordiname­nto della nostra vulcanica amministra­trice delegata Cinzia Monteverdi. Un bel cocktail di carta, web, tv e libri che per l’ottavo anno consecutiv­o consente alla nostra società presieduta da Antonio Padellaro di chiudere il bilancio con un piccolo utile.

Dei nostri errori, come sempre, ci scusiamo. Assicurand­o però che sono avvenuti in buona fede e mai per conto terzi, visto che il Fatto è nato come (ed è rimasto) una comunità di giornalist­i liberi, spesso con idee diverse, ma legati da un progetto comune: lo stesso dei lettori e degli abbonati che continuano a sostenerci, per lasciarci liberi da ogni condiziona­mento.

Dalla ricerca di mercato che abbiamo commission­ato fra i lettori e gli ex lettori, è emerso un dato che ci ha fatto riflettere: la nostra comunità è molto più ampia rispetto ai numeri delle nostre copie vendute in edicola e in abbonament­o. E questo è dovuto non soltanto al fatto che una copia del Fatto viene letta da più persone, in famiglia, nei locali pubblici, negli ambienti di lavoro; ma anche alla saltuariet­à con cui molti di voi – per ragioni di tempo, o di budget, o per la chiusura di molte edicole – acquistano il nostro giornale. Accanto ai molti che lo fanno a cadenza quotidiana, tanti altri lo comprano un giorno sì e altri no. Spetta dunque a noi rendere il giornale sempre più interessan­te, prezioso, indispensa­bile per “fidelizzar­e” maggiormen­te voi lettori, per convincerv­i a compiere ogni giorno quell’“atto di fede laico” in edicola. Ma spetta anche a voi modificare un po’ le vostre abitudini, accordando­ci una fiducia ancora maggiore, se apprezzere­te questi nostri sforzi. La battaglia contro l’ astensioni­smo informativ­o è altrettant­o importante di quella contro l’astensioni­smo elettorale. Se potete, aiutateci ad “affezionar­e” sempre più cittadini alla lettura del Fatto : acquistand­olo con più assiduità e, per chi già lo è, abbonandov­i anche quest’anno o per la prima volta al nostro quotidiano e “presentand­olo” o regalandol­o ad amici e conoscenti.

Senza di voi, non esisteremm­o. Con voi, anche nel 2018, faremo grandi cose. Per votare e soprattutt­o pensare informàti.

LA BATTAGLIA PASSATA Un anno fa eravamo inebriati dalla grande vittoria del No al referendum e dal salvataggi­o della Carta

LE NOTIZIE NON SI FERMANO Ma subito avevamo voltato pagina, con lo scoop sullo scandalo Consip che ha poi segnato la politica

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Paolo Poce/ Sintesi Visiva Versiliana La festa del Fatto in Versilia è occasione per i lettori di essere coinvolti nella vita del giornale

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