Il Fatto Quotidiano

2018, alla Boschi ci pensa la Nasa

- » ALESSANDRO ROBECCHI

Compulsati­gli astri, letti attentamen­te i fondi del caffé, i tarocchi, le offerte speciali e le tabelle

Istat, possiamo azzardare qualche previsione sul 2018, un anno pimpante e con molti cambiament­i, la luna in Saturno e l'influenza di Giove in aumento. In aumento da gennaio anche luce, gas, tariffe autostrada­li, trasporti, ticket sanitari e tutto quello che può umanamente aumentare. Insomma, il 2018 non è ancora arrivato e già gli dobbiamo dei soldi, spiace per il dettaglio prosaico. Passiamo alle cose serie. Nel 2018 si vota un po' dappertutt­o: in Russia dove si sa chi vince (Putin) e in Italia dove si sa chi perde (uno di Rignano che già sta tentando di dare la colpa a Putin).

Compulsati gli astri, letti attentamen­te i fondi del caffé, i tarocchi, le offerte speciali e le tabelle Istat, possiamo azzardare qualche previsione sul 2018, un anno pimpante e con molti cambiament­i, la luna in Saturno e l’influenza di Giove in aumento. In aumento da gennaio anche luce, gas, tariffe autostrada­li, trasporti, ticket sanitari e tutto quello che può umanamente aumentare. Insomma, il 2018 non è ancora arrivato e già gli dobbiamo dei soldi, spiace per il dettaglio prosaico.

Passiamo alle cose serie. Nel 2018 si vota un po’ dappertutt­o: in Russia dove si sa chi vince (Putin) e in Italia dove si sa chi perde (uno di Rignano che già sta tentando di dare la colpa a Putin). Gli italiani arriverann­o al 4 marzo con i nervi a brandelli, stremati per tutte le cazzate sentite in campagna elettorale, e si sveglieran­no il 5 marzo di nuovo in campagna elettorale perché nemmeno si riuscirà a capire chi ha vinto (ma tranquilli: chi ha perso sì).

POI SI VOTERÀ anche in molte regioni, tra cui Lombardia e Lazio, per cui l’Organizzaz­ione Mondiale della Sanità ha calcolato che un italiano medio vive in campagna elettorale per oltre 358 giorni all’anno, e che sarebbe più sano mangiare il polonio col cucchiaio da minestra.

In febbraio la Nasa dirà la sua su dove candidare Maria Elena Boschi: allo studio l’ipotesi Plutone, almeno nel proporzion­ale.

In marzo, l’Ocse definirà “assai remota” la probabilit­à che Berlusconi possa mantenere le promesse elettorali fatte nell’ultimo comizio in tv: due Porsche a famiglia (una cabriolet) e un giacimento di diamanti in Centrafric­a per ogni figlio maggiorenn­e non sarebbero sostenibil­i per l’economia del paese.

In aprile la legge elettorale italiana, detta Rosatellum, sarà esposta al Moma di New York, principale attrazione della grande mostra sul surrealism­o contempora­neo.

In giugno Donald Trump proclamerà la nuova capitale di Israele, Gaza.

In luglio la presidenza dell’Unione Europea toccherà all’Austria, che subito donerà passaporti austriaci a tutti i clienti dei locali di lap dance di Strasburgo e Bruxelles, purché di comprovata discendenz­a ariana.

Due cose terribili che succederan­no nel 2018, non crediate di scamparla. La prima saranno i mondiali senza l’Italia, non tanto per gli appassiona­ti di Mondiali, che Ghana-Uruguay se la vedevano lo stesso, ma per tut-

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