2018, alla Boschi ci pensa la Nasa
Compulsatigli astri, letti attentamente i fondi del caffé, i tarocchi, le offerte speciali e le tabelle
Istat, possiamo azzardare qualche previsione sul 2018, un anno pimpante e con molti cambiamenti, la luna in Saturno e l'influenza di Giove in aumento. In aumento da gennaio anche luce, gas, tariffe autostradali, trasporti, ticket sanitari e tutto quello che può umanamente aumentare. Insomma, il 2018 non è ancora arrivato e già gli dobbiamo dei soldi, spiace per il dettaglio prosaico. Passiamo alle cose serie. Nel 2018 si vota un po' dappertutto: in Russia dove si sa chi vince (Putin) e in Italia dove si sa chi perde (uno di Rignano che già sta tentando di dare la colpa a Putin).
Compulsati gli astri, letti attentamente i fondi del caffé, i tarocchi, le offerte speciali e le tabelle Istat, possiamo azzardare qualche previsione sul 2018, un anno pimpante e con molti cambiamenti, la luna in Saturno e l’influenza di Giove in aumento. In aumento da gennaio anche luce, gas, tariffe autostradali, trasporti, ticket sanitari e tutto quello che può umanamente aumentare. Insomma, il 2018 non è ancora arrivato e già gli dobbiamo dei soldi, spiace per il dettaglio prosaico.
Passiamo alle cose serie. Nel 2018 si vota un po’ dappertutto: in Russia dove si sa chi vince (Putin) e in Italia dove si sa chi perde (uno di Rignano che già sta tentando di dare la colpa a Putin). Gli italiani arriveranno al 4 marzo con i nervi a brandelli, stremati per tutte le cazzate sentite in campagna elettorale, e si sveglieranno il 5 marzo di nuovo in campagna elettorale perché nemmeno si riuscirà a capire chi ha vinto (ma tranquilli: chi ha perso sì).
POI SI VOTERÀ anche in molte regioni, tra cui Lombardia e Lazio, per cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha calcolato che un italiano medio vive in campagna elettorale per oltre 358 giorni all’anno, e che sarebbe più sano mangiare il polonio col cucchiaio da minestra.
In febbraio la Nasa dirà la sua su dove candidare Maria Elena Boschi: allo studio l’ipotesi Plutone, almeno nel proporzionale.
In marzo, l’Ocse definirà “assai remota” la probabilità che Berlusconi possa mantenere le promesse elettorali fatte nell’ultimo comizio in tv: due Porsche a famiglia (una cabriolet) e un giacimento di diamanti in Centrafrica per ogni figlio maggiorenne non sarebbero sostenibili per l’economia del paese.
In aprile la legge elettorale italiana, detta Rosatellum, sarà esposta al Moma di New York, principale attrazione della grande mostra sul surrealismo contemporaneo.
In giugno Donald Trump proclamerà la nuova capitale di Israele, Gaza.
In luglio la presidenza dell’Unione Europea toccherà all’Austria, che subito donerà passaporti austriaci a tutti i clienti dei locali di lap dance di Strasburgo e Bruxelles, purché di comprovata discendenza ariana.
Due cose terribili che succederanno nel 2018, non crediate di scamparla. La prima saranno i mondiali senza l’Italia, non tanto per gli appassionati di Mondiali, che Ghana-Uruguay se la vedevano lo stesso, ma per tut-