Pruitt, come ti “ammazzo” l’ambiente in dieci mosse
Attenti a quei due! Gli ‘Attila’ dell’ambiente sono Donald Trump e l’uomo da lui scelto per gestire l’Agenzia per la protezione del l’ambiente, l’Epa, Scott Pruitt: una delle tante persone sbagliate al posto sbagliato dell’Am m in i st r az i on e messa insieme dal magnate presidente.
Trump, sull’ambiente, ha dato il peggio di sé, da quando è alla Casa Bianca: dalla decisione d’uscire dall’Accordo di Parigi contro il cambiamento climatico - pur sconfessata nei fatti da molti Stati e città dell’Unione e dalla stessa industria statunitense - alle autorizzazioni alle trivellazioni nell’Artico, dalla cancellazione o riduzione delle aree protette dei Parchi nazionali, al via libera al gasdotto Keystone, nonostante i Sioux fossero scesi sul piede di guerra.
Edward Scott Pruitt è un avvocato e un politico, già ‘ ministro della Giustizia’ dell’Oklahoma: appena annunciata, la sua designazione all’ambiente destò riserve e critiche, perché di lui si sapeva che era negazionista sul ruolo dei gas serra nel riscaldamento globale e, quindi, sulle responsabilità dell’uomo in merito; che era contrario all’Accordo di Parigi e che aveva forti legami con l’industria petrolifera.
VAGLIANDO il suo operato, The Daily Beast, sito di informazione fondato e diretto da Tina Brown, già editor di Vanity Fair e The New Yorker, stila la ‘top ten’ dei crimini commessi contro l’ambiente, in tandem con Trump.
“Numerosi ministeri sono affidati a persone ostili alla loro missione principale, l’apparato giudiziario è stato rinnovato a un ritmo senza precedenti e, grazie alla riforma fiscale, anche le ‘vacche sacre’ della previdenza sociale e dell’assistenza sanitaria sono destinate a subire la macelleria legislativa”.
Ma nessuno ha fatto peggio di Pruitt, che gli ambientalisti conoscevano come tutore degli interessi dell’energia fossile contro chi cercava di fare rispettare limiti e regolamenti. “In un anno, Pruitt ha distrutto le fondamenta dell’Agenzia, licenziando scienziati e rimpiazzandoli con lobbisti dell’industria, smantellando regole cruciali per la protezione dell’aria e dell’acqua e anteponendo gli interessi dell’industria alla salute pubblica”. Ricapitolando, l’elenco dei misfatti di Pruitt comprende: 1) irregolarità e reticenze amministrative; 2) malversazioni; 3) episodi di corruzione; 4) aver ridotto l’Epa a marionetta nelle mani dell’industria; 5) l’inefficienza di fronte a emergenze ambientali, come l’u r a ga n o Harvey; 6) la cancellazione del Clean Power Plan e di tutta una serie di disposizioni dell’epoca Obama – un’ossessione di Trump –; 7) il negazionismo climatico; 8) la guerra alla scienza; 9) aver ridotto del 30% il budget dell’Epa; 10) aver impoverito l’efficienza dell’Epa spingendo 700 funzionari a dare le dimissioni.
“Le linee guida della coppia Trump-Pruitt sono chiare – afferma il sito – dare la priorità alla libertà degli inquinatori sulla libertà e la salute dei cittadini e sulla protezione dell’ambiente”.
LE CRITICHE sono durissime, ma il magnate presidente le gira a suo vantaggio nella campagna anti- media: Trump liquida come fake news tutti gli attacchi e ne approfitta per screditare gli organi di stampa più autorevoli. Che non rinunciano, però, a fargli le pulci: il New York Times gli conta dieci errori nell’intervista appena pubblicata; e il Washington Post addirittura 24 nelle affermazioni più recenti. Il presidente finisce l’anno in un crescendo di litigiosità: se la prende con i giornali che gli contestano il tempo passato sui campi di golf invece che in ufficio, con la Nord Corea e la Cina, con l’Iran che reprime il dissenso (e che lo taccia per tutta risposta di “opportunismo ingannevole”).
Solo con Putin, i toni sono corretti: il presidente russo chiede a quello americano “rispetto reciproco e un dialogo costruttivo” per “m igliorare la stabilità strategica e trovare adeguate soluzioni alle sfide e alle minacce globali”: “Ciò ci consentirebbe – si legge nel saluto di fine anno di Putin a Trump, citato dalla Tass - di fare progressi nel promuovere una cooperazione pragmatica progettata a lungo termine”.
Le linee guida della coppia TrumpPruitt sono chiare: dare priorità a chi inquina rispetto alla salute dei cittadini
THE DAILY BEAST