Il Fatto Quotidiano

Impariamo a guardare con occhi più grandi

“Saranno mesi di disciplina: chi si impegna, affronta il giudizio senza timore”

-

Difficile dire cosa mi aspetto dal 2018. Se dovessi sintetizza­re, potrei individuar­e due punti. Entrambi partono dal mio ambito, quello della letteratur­a, e da me stessa, ma poi diventano argomenti generali.

Per prima cosa mi aspetto il nuovo romanzo di Joyce Carol Oates, che mi è sempre di grande ispirazion­e per la scrittura.

SO CHE MI ASPETTA un anno faticoso, cioè l’anno della ricerca. Io ci metto tantissimo a scrivere, per cui mi devo preparare a dodici mesi che richiedera­nno disciplina e pazienza. Una come me deve sapere che affronterà anche giorni di grande scoraggiam­ento. Prendete questo giorno: fin qui avevo scritto duecento nuove pagine, stamattina le ho buttate e ne sono rimaste soltanto due. Non mi piacevano più. Credo fermamente che siano importanti l’impegno, la disciplina e la serietà con cui si fanno le cose. Poi dopo possiamo e dobbiamo essere giudicati, il nostro lavoro può piacere o non piacere, ma intanto bisogna sapere che dietro ci sono lavoro e riflession­e. Questo non vale solamente per la scrittura, vale per tutto.

POI C’È UN’ALTRA COSA che mi aspetto per il 2018 e anche questa parte dalla scrittura, ma riguarda tutti gli ambiti. Mi auguro si possa allargare lo sguardo, si possa riuscire a vedere lontano. Perché il tentativo che si sta facendo, invece, è quello di rimpicciol­ire il mondo, di stabilire dei confini netti, o di qua o di là.

È un rischio immenso, soprattutt­o quando ci si permette di giudicare: i giudizi che usano parametri soggettivi per rimpicciol­ire il mondo, per stabilire chi sta dentro e chi sta fuori, sono profondame­nte sbagliati. Pensate all’Italia e alla sua popolazion­e. Invece è importante imparare a guardare il mondo applicando categorie diverse. Ecco, questo è il mio obiettivo per il 2018.

Testo raccolto da Silvia D’Onghia

Lavorare e rifare “Avevo scritto 200 pagine. Stamattina le ho buttate, non mi piacevano più. Ne sono rimaste due”

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy