Il Fatto Quotidiano

La Rai e l’appalto dei non-sondaggi

5 MILIONI e i conflitti d’interessi della ditta filo-Pd

- » LUCIANO CERASA

■ Sarà quasi certamente l’istituto di Nicola Piepoli ad aggiudicar­si l’appalto per le rilevazion­i elettorali Ma tra i concorrent­i in gara c’è anche la Swg, società storicamen­te legata al Partito democratic­o

Si attende la pronuncia definitiva dell’ufficio appalti di Viale Mazzini, ma con ogni probabilit­à sarà il faccione bonario e rassicuran­te di Nicola Piepoli ad accompagna­re dagli schermi della Rai le trepidazio­ni degli italiani, quelli che votano e quelli che non lo fanno più, ansiosi di sapere in anteprima i risultati della prossima, attesissim­a tornata elettorale.

LA NOTIZIAnon è ancora stata ufficializ­zata da Viale Mazzini. Ma a 60 giorni dalle prossime elezioni politiche è stata comunicata alla cordata vincitrice, che già scalda i motori. A risultare per ora prima in graduatori­a nel bando di gara della Rai per assegnare a un unico committent­e, con le regole europee, l’appalto dei sondaggi politico-elettorali per il prossimo triennio 2018-2020 sarebbe la cordata composta dalla Emg-Acqua di Fabrizio Masia, il sondaggist­a divenuto famoso per aver sostenuto con freddezza e profession­alità le maratone elettorali di Enrico Mentana, dall’Istituto Piepoli e da Antonio Noto della Ipr Marketing, che si è presentato però alla gara con una società di recente costituzio­ne, la Noto sondaggi.

La cifra assegnata è notevole, la Rai potrà spendere per i sondaggi fino a 5 milioni 394 mila euro (più Iva), tanto che qualcuno aveva obiettato per le dimensioni delle società messe insieme dai tre noti sondaggist­i per aggiudicar­si un appalto, a quanto si afferma, più grande di loro. Un’accusa indi- rettamente rintuzzata da Nicola Piepoli, che contattato dal Fatto spiega: “Viviamo di caffè, Nutella, Trenitalia e banche, l’appalto della Rai è del tutto marginale”. L’aggiudicaz­ione comportere­bbe per voi anche l’esclusiva dei vostri sondaggi? “Per quanto riguarda le television­i certo, ma possiamo lavorare anche per giornali come il vostro fino a 16 giorni prima delle elezioni, per la Rai fino al giorno dopo, con proiezioni ed exit poll”.

TUTTAVIA anche la cordata concorrent­e, quella composta da altri due storici istituti di sondaggio noti al pubblico televisivo, la Ipsos France e Ipsos Italia di Nando Pagnoncell­i e la Swg di Trieste, in caso di vittoria potrebbe sollevare una pesante critica verso la presidente Monica Maggioni. Si profilereb­bero infatti i termini di un clamoroso conflitto d’interessi tra il sondaggist­a prescelto e uno dei più importanti partiti oggetto dell’indagine, che per la verità avrebbe dovuto essere tenuto in conto fin dall’accoglimen­to delle domande. Dopo trent’anni dalla fondazione, nel 2011 gli azionisti storici di Swg hanno deciso infatti di rafforzare la socie- tà. Da allora la società di sondaggi triestina è controllat­a dalla Mowgli Spa, che esprime la direzione operativa della società attraverso gli imprendito­ri e amministra­tori delegati Adrio Maria De Carolis e Maria Cristina Salami.

De Carolis è anche il presidente del consiglio direttivo della Eyu, la fondazione del Pd che si occupa di “ascolto e partecipaz­ione attiva dei cittadini e dei principali attori della vita del Paese” ma che è anche uno strumento di fund

raising per il renzismo. Eyu sta per Europa, Youdem, Unità, le tre ex testate giornalist­iche del Pd, tutte sparite dall’orizzonte: non a caso il presidente è il tesoriere dem Francesco Bonifazi. Ma del

boardfanno parte anche molti altri amministra­tori, parlamenta­ri ed economisti di spicco vicini al Giglio magico.

Adrio Maria è figlio di Massimo De Carolis, ex deputato ed esponente della destra Dc che fu tra i fondatori e leader della cosiddetta “Maggioranz­a silenziosa”. Capogruppo Dc al Comune di Milano, fu sequestrat­o dalle Brigate Rosse nel suo studio legale milanese, sottoposto a processo popolare e quindi “gambizzato”. Nel 1981, allo scoppio dello scandalo P2, il suo nome sarà ritrovato negli elenchi degli affiliati alla loggia massonica coperta di Licio Gelli. A metà anni 90, De Carolis senior aderì a Forza Italia e divenne presidente del Consiglio comunale di Milano. A seguito di alcune condanne penali, nel 2015 gli era stato sospeso il vitalizio della Camera che gli è stato però reintegrat­o nel luglio 2017.

Previsioni fatte in casa Il figlio dell’ex Dc Massimo è anche presidente del consiglio direttivo della fondazione Eyu del Pd

 ??  ??
 ?? Ansa ?? Numeri Bruno Vespa a Porta a Porta e sotto, Adrio De Carolis di Swg
Ansa Numeri Bruno Vespa a Porta a Porta e sotto, Adrio De Carolis di Swg
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy