Il Fatto Quotidiano

La radicale Bonino miracolata dai democristi­ani Tabacci & C.

Rutelli nega il simbolo al partito di Dellai e Lorenzin: “Trovateven­e uno vostro”

- L. VEND.

La coalizione del Pd stenta a decollare. I Radicali di Emma trovano la scialuppa degli ex Dc (che già sostenevan­o Giuliano Pisapia) per evitare di raccoglier­e le sottoscriz­ioni. L’ultimo segretario dei Dl cerca invece di non consegnare il simbolo del suo partito agli ex di Forza Italia capitanati dal ministro della Salute dei governi di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni

Da una parte il vecchio democristi­ano che salva la lista della leader abortista, dall’altra gli eredi della Margherita che litigano tra loro. La diaspora di quel poco che resta della Balena bianca si completa nelle confuse scelte elettorali dei suoi vecchi leader.

Bruno Tabacci e Francesco Rutelli, il primo di nuovo in corsa col più improbabil­e degli alleati, il secondo ritirato (pare definitiva­mente) a vita privata, e pronto ad andare in tribunale pur di non veder risorgere la sua cara Margherita.

NELLO STESSO giorno in cui nasce lo strano incrocio radical- democristi­ano per permettere alla lista “+Europa” di non dover raccoglier­e le firme e correre col Pd, un altro degli eredi della tradizione cattolica va esattament­e nella direzione opposta. Rutelli, ex sindaco di Roma, ex candidato premier del centrosini­stra, ultimo capo della Margherita dissolta nel 2007, si oppone fermamente al possibile riutilizzo del simbolo da parte di un suo ex compagno di partito. Lorenzo Dellai. Il parlamenta­re, che per ironia del destino attualment­e fa parte proprio di Centro-democratic­o (lo stesso gruppo di Tabacci), vorrebbe costituire una nuova lista centrista insieme al ministro Lorenzin, per dare una mano alla claudicant­e coalizione messa in piedi da Matteo Renzi. E siccome di questi tempi tutto fa brodo, soprattutt­o i vecchi simboli rimasti nell’immaginari­o collettivo, vorrebbe tanto riciclare la Margherita. Un po’ appassita, forse, ma tutto sommato ancora buona per racimolare qualche voto, come dimostrano le recenti esperienze locali in Trentino, di cui Dellai è originario.

RUTELLI, però, non ne vuole proprio sapere. Per impedirlo, dopo aver attivato i suoi legali, ha anche scritto un lungo post sul suo profilo Facebook, stroncando il “tentativo impossibil­e e sbagliato di una Margherita 2.0”: “Se si ha un nuovo progetto politico, ben venga. Ma con le proprie gambe, e con un proprio simbolo”, il messaggio esplicito del vecchio lea- der. Facile, del resto, comprender­e la sua avversione all’idea che l’amata Margherita possa finire nelle mani di un’ex berlusconi­ana come Beatrice Lorenzin, che direttamen­te contro di lui fece campagna elettorale nel 2008 come Coordinatr­ice regionale di Forza Italia, ai tempi della corsa al Campidogli­o persa contro Alemanno.

Più difficile, invece, capire le ragioni che hanno spinto Tabacci, una vita nella Dc, sempre a difesa dei valori cattolici, a soccorrere la nemica (politica) per eccellenza, Emma Bonino. “Non sono qui per caso: la lista si chiama +Europa e io ci credo profondame­nte, la mia cultura viene da De Gasperi”, si è giustifica­to, forse con un filo di imbarazzo. Ma più forte è stata la tentazione di tornare in pista. Un vero democristi­ano sa sempre come riciclarsi.

In ordine sparso Il deputato che fu Dc appoggia la leader abortista L’ex sindaco fa un dispetto alla ministra

 ??  ?? In campo Bruno Tabacci, Emma Bonino e Beatrice Lorenzin
In campo Bruno Tabacci, Emma Bonino e Beatrice Lorenzin
 ?? Ansa ?? Vecchi rivali Francesco Rutelli e Beatrice Lorenzin
Ansa Vecchi rivali Francesco Rutelli e Beatrice Lorenzin
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy