Il Fatto Quotidiano

J-Ax e Ruggeri mollano la Siae

Si allunga la lista di artisti persi dalla storica monopolist­a, che adesso promette battaglia

- ROTUNNO

La

Siae, società che gestisce da monopolist­a i diritti d’autore degli artisti, ha perso altri due nomi grossi della musica italiana. Enrico Ruggeri e J-Ax sono passati ieri a Soundreef, seguendo un percorso già intrapreso da Fedez, Rovazzi e Gigi D’Alessio.

“RINGRAZIO la Siae per gli anni trascorsi assieme – ha spiegato Ruggeri – e inizio una nuova avventura”. Dello stesso tenore il commento dell’ex cantante degli Articolo 31: “Dopo averne sentito parlare – ha scritto in una nota – ho fatto la mia scelta lasciando Siae”. Sentito dal

Fatto, J-Ax non ha aggiunto altro: “È una scelta che faccio senza polemica”. Entrambi, insomma, hanno evitato di caricare di significat­o “politico” il trasloco alla start up inglese. Resta comunque una chiara scelta di campo. Tra la Società italiana degli autori e degli editori e Soundreef, infatti, è in corso una guerra mediatica. Il tema è la liberalizz­azione del servizio di gestione e tutela dei diritti d’autore. La Siae, in Italia, li gestisce in via esclusiva da oltre un secolo. Negli ultimi anni, però, ha preso sempre più forma un movimento di opinione che sostiene la liberalizz­azione di questo mercato. Proprio Fedez – passato a Soundreef un anno fa – ne è uno dei maggiori esponenti e ha spesso accusato il ministro Dario Franceschi­ni di non intervenir­e essendo in conflitto d’interessi (sua moglie cura le relazioni e- sterne di una fondazione culturale legata alla società che gestisce immobili Siae). In favore dei liberalizz­atori, ci sono le norme europee della direttiva Barnier, recepita in più passaggi dall’Italia. Le ultime modifiche sono arrivate con il collegato fiscale. Attualment­e, sul suolo nazionale possono operare solo gli organismi di gestione collettiva (ogc) purché senza fini di lucro o controllat­i dagli stessi artisti ( la Siae soddisfa entrambe le condizioni). Le entità di gestione indipenden­te (come Soundreef) non possono concedere licenze direttamen­te e per operare devono stringere accordi con uno di questi organismi. Siae sostiene che, anche alla luce delle nuove regole, la sua concorrent­e continui a essere fuori legge. “La società - ha scritto - sulla base della normativa vigente, opera illegittim­amente nel nostro Paese”. Si attende a breve un provvedime­nto dell’Autorità garante della concorrenz­a e del mercato.

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Ansa J-AX sul palco

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