Grasso lancia un amo al M5S Ma i suoi: “Non è in agenda”
Il leader di Liberi e Uguali vuole sedersi al tavolo dopo il 4 marzo, per ora i parlamentari frenano: “Impossibile parlare con chi è contrario allo Ius soli”
bero esserci convergenze con il Movimento. Chi pensa a un governo M5s-LeU, immagina Grasso e Di Maio sedersi a un tavolo per trovare un accordo su questi punti. Ma tra i bersaniani c’è chi non crede a questo scenario: “Grasso fa bene a ribadire la nostra centralità nel dibattito, ma a oggi non è nella nostra agenda neppure pensare di parlare con loro”, afferma Federico Fornaro.
IL PERCHÉè chiaro a chi ha fatto parte dell’ultimo parlamento: “Ci sono troppi argomenti che ci dividono. Penso alle posizioni sull’immigrazione, ma anche alla mancanza di democrazia interna: loro sono a tutti gli effetti un partito azienda, telecomandato dall’altro. E poi l’antifascismo, una parola che per noi ha ancora un significato: in tutti questi anni li avessi visti una volta a una commemorazione partigiana”.
Così la trattativa con i 5Stelle si allontana. Almeno nel tempo. Ieri Grasso è stato a Roccasecca, in provincia di Frosinone, a manifestare solidarietà ai lavoratori dell’Ideal Standard e ad attaccare le “multinazionali che non rispettano i patti”. Una cosa molto di sinistra, che è piaciuta a tutti. Domenica le componenti di Leu si riuniranno a Roma, per discutere le linee principali del programma e individuare i criteri per le candidature. L’impressione, però, è che almeno sul tema delle alleanze ci siano posizioni leggermente differenti all’interno di Liberi e Uguali, con Gras-
FEDERICO FORNARO
Grasso fa bene a riaffermare la nostra centralità nel dibattito ma mi sembra difficile anche solo pensare di parlare con i grillini
so più aperto a trattare, e la base dei parlamentari ancorata ai suoi valori: “Ci può stare”, conferma un altro senatore uscente. “Noi veniamo dalla tradizione della sinistra, il presidente è una personalità indipendente, arriva da un altro percorso. È più ecumenico, meno ideologico. In fondo lo abbiamo scelto proprio per questo”. Però poi al momento decisivo, il giorno dopo il 4 marzo, bisognerà essere tutti d’accordo su dove andare.