Il Fatto Quotidiano

Anche Fazio e Vespa al voto

PAR CONDICIODa oggi la Vigilanza decide sui due “artisti” in tv in campagna elettorale

- » CARLO TECCE

Inizia lo scontro in Vigilanza Rai sulla par condicio e sui programmi che seguiranno le elezioni: il dg Orfeo vuole in lista anche “Porta a Porta” e “Che tempo che fa”, i cui conduttori però hanno contratti non giornalist­ici

Oggi la campagna elettorale parte da San Macuto, il palazzo di Roma dove si riunisce la commission­e parlamenta­re di Vigilanza Rai. E sarà un debutto feroce. I partiti dovranno approvare il regolament­o sulla par condicio nel servizio pubblico (spazi uguali ai candidati) e l’elenco – stilato dal dg Mario Orfeo – dei programmi e dei conduttori da inserire in palinsesto. Il direttore generale ha incluso Fabio Fazio e Bruno Vespa, “artisti” per definizion­e e tipologia dei contratti, e un pezzo di commission­e (e di azienda) prepara la rivolta.

LA COPPIA DI RAI1 ha ingaggi superiori al tetto di 240.000 euro imposto, invece, ai giornalist­i e ai dipendenti di Viale Mazzini da una legge del governo di Matteo Renzi. E dunque, secondo numerosi partiti, la coppia non va utilizzata in campagna elettorale:

“Perché Vespa e Fazio sì e Paolo Fox no? Un giorno fa l’oroscopo, un altro intervista un politico”, provoca un esponente del centrodest­ra.

Viale Mazzini ha interpreta­to in maniera originale la norma sui compensi e così ha offerto a Vespa – che fa Porta a Porta dal ’96 e non manca un ap pu nt am en to elettorale da oltre vent’anni – un accordo da 1,2 milioni di euro (taglio del 30 per cento) e poi ha protetto Fazio da un profluvio di critiche per lo stipendio da 2,2 milioni e i costi di Che tempo che fa. Per milioni di motivi (e di euro), Orfeo non può rinunciare a Fazio e Vespa: con la scusa che l’altra volta (e anche prima) erano in onda per le elezioni, li ripropone alla Vigilanza. C’è una differenza, però: nel 2013 o nel 2008, non c’era ancora la legge sugli stipendi del servizio pubblico, in vigore da un anno. Viale Mazzini deve affrontare una commission­e spappolata e con divisioni all’interno degli stessi partiti. Il progetto di Orfeo – che mescola i giornalist­i Bianca Berlinguer e Lucia Annunziata

Par condicio

Oggi la commission­e si riunisce per votare il nuovo regolament­o e il piano del dg Orfeo

con gli artisti Vespa e Fazio – prevede il controllo dell’informazio­ne in campagna elettorale di un’unica testata: tocca al Tg1 che l’attuale capo Rai ha gestito per quattro anni e mezzo e continua a seguire con attenzione.

IL PARLAMENTO deve scegliere il destino di Porta a Porta e Che tempo che fa e pure in fretta, la par condicio scatta dal 18 gennaio. In Vigilanza la maggioranz­a dipende dal Pd che, a sua volta, dipende dai resti degli alfaniani: un grumo è volato verso il Nazareno e un altro è rientrato da Silvio Berlusconi.

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Ansa A rischio Fabio Fazio e Bruno Vespa
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