Il Fatto Quotidiano

Dopo la Deneuve è guerra donne contro donne

- » CAMILLA TAGLIABUE

Dacia Maraini ha da poco festeggiat­o il traguardo del milione di copie vendute de La lunga vita di Marianna Ucrìa (Rizzoli), la cui giovane protagonis­ta “reagisce alla violenza( maschile) col mutismo ”. Tutto il contrario, insomma, del chiacchier­atissimo scandalo sessuale a Hollywood e dintorni, con coro di donne indignate, e vestite a lutto contro abusi e molestie.

Per lei c’è una vera contrappos­izione tra il movimento #MeToo e la contro-letteradi Catherine De ne uve( e altre)? Se sì, da che parte sta? Credo ci sia un equivoco (nella lettera, ndr) perché una cosa è il corteggiam­ento, un’altra il ricatto. Se non si distingue è un problema serio: nessuno è contro il corteggiam­ento. Giustament­e, siccome lei (la Deneuve, ndr) ha parlato di “mano sul ginocchio”, qualcuno le ha fatto notare che nessuno è mai stato accusato per aver messo una mano sul ginocchio di una donna. Non è questo il punto; la molestia scatta quando si dice: “Tu avrai questa parte o farai questo film se vieni a letto con me”. Questo non c’entra niente col corteggiam­ento. Che corteggiam­ento è? Questo è ricatto. Quindi# M eT o od enuncia solo i ricatti... Sì, tutto quel movimento di Hollywood è nato per questo, perché nel mondo dello spettacolo – e non solo – è venuta a galla una prassi consolidat­a: molti uomini approfitta­vano del proprio potere per avere scambi sessuali con donne. Tutto lì: quello che è stato denunciato è il ricatto. Nessuno ha mai detto che il corteggiam­ento non si debba fare: non è questa la questione, altrimenti si fa di tutta l’erba un fascio. Bisogna distinguer­e e chiarire.

Non crede però che la prote- sta, più che legittima, stia degenerand­o in una generica caccia alle streghe?

È normale: in tutte le proteste c’è qualcuno che approfitta della situazione, si fa gli affari propri e lancia accuse ingiustame­nte. Succede sempre, ma non è una buona ragione per non protestare. Esisterà sempre qualcuno che ne approfitta, ma non vuol dire nulla. Bisogna invece aver fiducia in quelle giovani artiste, registe, attrici che hanno denunciato questa prassi comune delle molestie. Io credo a loro, non credo che sia un problema della mano sul ginocchio o di una pacca sul sedere. Il ricatto è una cosa molto più grave, e riguarda chi ha il potere di decidere del futuro e della carriera di una donna e ne approfitta per ricevere favori sessuali.

Quindi, ben venga il cancan mediatico... Certo, così gli uomini staranno più attenti. È necessario che lo siano. Poi, certamente, ci sarà sempre qualche donna che ne approfitta: le donne non sono tutte angeli. Però, ripeto, questa non è una buona ragione per negare una realtà vergognosa.

È normale: in tutte le proteste c’è qualcuno che approfitta, e non tutte le donne sono angeli

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