Incarichi direttivi agli ex del Csm: si studia uno stop
IL VICEPRESIDENTE DEL CSM
Giovanni Legnini contro la fine della moratoria per i togati del Consiglio che fino ad ora non potevano concorrere, dopo l’uscita dal Csm, per un anno, a concorsi direttivi, semidirettivi e fuori ruolo. Il Csm "in alcun modo è stato investito né formalmente né informalmente" sulla norma approvata in legge di bilancio, a firma Paolo Tancredi (Ncd) ma a suo dire ispirata da magistrati non identificati e che rafforzerà le pretese di controllo politico sui togati. Nella riunione del Comitato di presidenza, ha detto Legnini, “delibereremo l’apertura di una pratica affinché il Csm si esprima su questa materia. Credo che l’interesse del Csm e delle istituzioni sia quello di esprimere una posizione compiuta ed organica come facem- mo sul tema del ricollocamento dei magistrati che provenivano da incarichi istituzionali e politici con una delibera che è stata molto apprezzata dall’opinione pubblica”. Legnini, inoltre, ha detto di aver parlato con il presidente dell’Anm Eugenio Albamonte, per chiedergli un confronto. Sabato ci sarà una riunione dell’Anm su questo tema.