QUANTO CI PIACE OPRAH: AVERCENE ANCHE IN ITALIA
Quanto è brava Oprah Winfrey. Ti distrai un attimo con Babbo Natale, San Silvestro e la Befana e ritrovi il mondo capovolto: la De Filippi americana (anche se il ruolo di Oprah lo rivendica la Parietti) candidata alla Casa Bianca contro Trump; le star di Hollywood che, per difendere le donne nel dopo Weinstein, si mettono in lutto ai Golden Globe; la radicale Bonino salvata alle elezioni dal democristiano Tabacci; Berlusconi che vuole abolire il Jobs Act perché “ha creato solo occupazione provvisoria” e il segretario del Partito Democratico (arrivato di centrodestra) che replica come un forzista: “Sa rà contento il Nord-Est”; l’Ing. De Benedetti che oggi scarica Renzi, ma proprio da lui, tre anni fa, avrebbe saputo in anticipo del decreto sulle banche popolari: investì 5 milioni di euro e ne guadagnò 600 mila.
Accipicchia com’è solidale Oprah Winfrey.
Diventa paladina mondiale delle donne dicendo: “Voglio esprimere gratitudine a tutte le donne che hanno sopportato anni di abusi e aggressioni perché loro, come mia madre, avevano figli da sfamare, fatture da pagare e sogni da perseguire. Sono le donne i cui nomi non sapremo mai”. Già, le tante donne che sono state in silenzio per de- cenni, subendo la qualunque in nome della sacralità della famiglia-prigione, educando le loro figlie a fare altrettanto e i loro figli maschi a trattare allo stesso modo le loro compagne perché così va il mondo.
Ad avercene di Oprah Winfrey.
Ah ma noi abbiamo “Nostra Signora liberaci dagli h at e rs ” Boldrini, la straziante guerriera Lucia Annibali che guai a nominare l’acido, AstroSamantha che ora sogna lo spazio con gravità del Parlamento, la ministra della Salute Lorenzin – quella competente della “prevenzione della fertilità”, dei buoni e bianchi da un lato e i cattivi e neri da ll ’ altro, della donna con la clessidra in mano perché “La bellezza non ha età, la fertilità sì”– che fonda il suo movimento sperando almeno nel voto dei parenti. Com’è che nessuno ha candidato la Scarlet Diva Asia Argento? Fa bene a lasciare l’Italia ingrata. A proposito: quando la partenza?
Com’è lumi- nosa Oprah Winfrey.
Noi invece brancoliamo nel buio del mistero: Emilio Carelli grillino? Stimabile professionista ma – siamo sicuri – non ha mai pronunciato un vaffa manco sotto tortura, nemmeno quando gli hanno tagliato la strada nel traffico romano.
E che dire del caleidoscopico giallo Maroni? Perché non si ricandida in Lombardia? Sogna Palazzo Chigi? Vuole fare le scarpe a Berlusconi, a Salvini o alla compagna che ora rischia di trovarselo a ciabattare per casa? E Padoan? Chi è l’italiano che freme dal desiderio di barrare il suo nome sulla scheda elettorale?
Almeno un mistero però l’abbiamo risolto: Gentiloni. È bastato non farsi vedere troppo e in un anno è passato da “Gentiloni premier? Dai, impossibil e” a “Gentiloni ancora premier? Possibile”.
Come ci piace Oprah Winfrey, che dice pane al pane.
Da noi invece i leader preferiscono il vino: Renzi vuole togliere il canone alla Rai ( B. è contrario), tanto l’ha già massacrata; Grasso le tasse all’università, tanto è già massacrata; Di Maio vuole uscire dall’euro, no non vuole uscire dall’euro; Salvini abolire la (legge) Fornero. Che sia lei, la divina Elsa – regina delle lacrime, sue e dei pensionati – la nostra Oprah?
LA PALADINA
Il corrispettivo nostrano potrebbe essere lei, la divina Elsa Fornero – regina delle lacrime – sue e dei pensionati