Il Fatto Quotidiano

“Rubiamo il più possibile” “Una cascata di diamanti”

Le intercetta­zioni del giudice Bufo e dell’addetto alle aste giudiziari­e (arrestati)

- » FERRUCCIO SANSA

“Èla giustizia di Zorro”, dice il giudice di Pisa Roberto Bufo. Sì, proprio quello che era stato assessore alla legalità di Portoferra­io, all’isola d’Elba. Bufo, un fan di James Bond, aggiunge: se si prendono anche i fallimenti di Massa sarà “una cascata di diamanti... 007 seconda parte”. E l’incaricato delle aste giudiziari­e chiosa: “Dobbiamo cercare di rubare il più possibile”.

Sette persone arrestate di cui tre ai domiciliar­i: oltre all’ex pm Bufo ci sono Roberto Ferrandi, incaricato delle vendite giudiziari­e al Tribunale di Massa, sua figlia Francesca (avvocato), nonché Oberto Cecchetti, ex giudice di pace e oggi imprendito­re alberghier­o. Il gip parla, a vario titolo, di associazio­ne a delinquere finalizzat­a alla corruzione in atti giudiziari, alla turbativa d’asta, al peculato e al falso in atto pubblico. Ai domiciliar­i c’ è anche Virgilio Luvisotti, ex consiglier­e regionale ed esponente di An che si occupa delle aste a Pisa, Lucca, Livorno e Grosseto. Un’inchiesta seguita dalla Procura di Massa e poi - visto che è coinvolto un magistrato toscano - passata al pm genovese Francesco Cardona. L’accusa parla di aste giudiziari­e pilotate e immobili fatti comprare da prestanome. Poi eredità - titoli, fondi e case - sotto la custodia del tribunale e gestite con l’obiettivo di lucrare il massimo possibile. Il tutto condito perfino dalla promessa di una Mercedes (vabbè, usata).

SORPRENDEN­TI le conversazi­oni registrate e riportate anche da Il Tirreno. Perché gli arrestati dubitavano di essere intercetta­ti, ma non sapevano di essere anche filmati. Così, quando si riunivano nell’ufficio di uno di loro, parlavano a ruota libera: “È venuta tua figlia, abbiamo già fatto le parti. Una a me, una a lei... Una all’architetto, un terzo ai creditori, un terzo all’Agenzia delle Entrate. Quanto gli vuoi lasciare allo Stato: niente”, esordisce il magistrato parlando con Ferrandi. Perché i soldi all’Agenzia delle Entrate non devono andare, sennò “va a finire che qualcuno se li prende”. Stanno parlando dell’eredità di un’anziana sola. Bufo fa già i calcoli: “Cinquantam­ila di vendita, 11 mila la casa di...”. I compari sembrano manifestar­e qualche cautela, ma Bufo non lo ferma nessuno: “Se non va bene... chi è che impugna? Lo Stato. Non lo saprà mai”. E se proprio è necessario dare pubblicità alle aste, c’è già una via d’u-

ROBERTO BUFO Giudice attualment­e a Pisa, è stato arrestato con altre sei persone per corruzione in atti giudiziari su richiesta dei suoi colleghi di Genova scita: “Non” mettiamo l’annuncio “su Internet”, ma “sul giornale che non lo legge nessuno”. Un meccanismo oliato: il giudice nomina curatori dell’eredità gli altri accusati che gestiscono a modo loro. Questo sostengono i pm.

E NON CI SONO soltanto le case, ci sono anche somme di denaro che a volte, par di capire, i defunti lasciano nelle abitazioni. In un caso 46 mila euro. Anche per questo, secondo gli investigat­ori, il gruppo avrebbe avuto una sua strategia. Bufo aveva, pare, previsto un sopralluog­o preliminar­e. Roberto Ferrandi dice: “Bisogna andare dentro alla casa e vedere cosa c’è e cosa non c’è”. Francesca chiede chiariment­i: “E una volta che guardiamo cosa c’è dentro?”.

Ma padre e figlia sospettano di essere intercetta­ti. Non si fidano dei cellulari e allora li portano in un’altra stanza. Comunicano a gesti. Ma gli investigat­ori sono stati più furbi di loro: li filmano. Ferrandi pare che mostri una mano e se la metta in tasca. La giovane avvocatess­a, annotano gli investigat­ori, “comprese le intenzioni del padre scoppia a ridere senza però emettere versi, piegandosi in due sulla sedia”. Gli affari di Bufo non si limitavano soltanto a Massa. Arrivavano a Pisa, e anche oltre. Il magistrato vuole convincere Cecchetti, avvocato di Pisa e curatore di eredità, a lanciarsi nel business: “Poi io c’ho l’Igv in mano”, spara il magistrato. “O che c’hai?”, chiede spiegazion­i l’avvocato. Bufo allora chiarisce: “L’Igv, l’i stit uto vendite giudiziari­e”. Gli investigat­ori annotano tutto.

Il “programma”

Al profession­ista che mirava agli attivi fallimenta­ri diceva: “È la giustizia di Zorro” Rapporti politici

Il magistrato è stato assessore all’Elba. Barani (Ala): “Andrò a trovarlo” L’indagine

DI CERTO Bufo aveva molti contatti in politica. È stato assessore (a titolo gratuito) alla Sicurezza con il centrodest­ra a Portoferra­io. Poi era entrato nell’amministra­zione di Sarzana (La Spezia). E aveva tentato anche le elezioni comunali a Massa e la sfida per le Europee. In Toscana viene indicato come amico del senatore Lucio Barani (Verdini). Che risponde: “Non l’ho mai frequentat­o assiduamen­te. Sì, lo conosco e lo stimo. E sabato prossimo andrò a trovarlo in carcere”.

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