Il Fatto Quotidiano

Belice, senza casa a 50 anni dal sisma Il sindaco: “Aspetto Mattarella in tenda”

Nel paese del “Gattopardo” 84 famiglie non hanno mai ricevuto fondi

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Stato ci ha abbandonat­o”. Franco Valenti, sindaco di Santa Margherita Belice, uno dei Comuni tra i più colpiti dal terremoto che devastò l’entroterra della Sicilia nel 1968, uccidendo più di 300 persone, è rammaricat­o per una storia che sembra infinita. Il suo paese infatti, oltre a essere stato uno dei più colpiti dal sisma, è quello che più di tutti piange per i finanziame­nti mai arrivati.

A SANTA MARGHERITA ci sono infatti ben 84 famiglie in attesa dei soldi per ricostruir­e la prima casa che fu, costrette ad andare via dopo la dismission­e delle ultime baracche una decina di anni fa, oppure a pagare un affitto per avere un tetto sulla testa. “Non posso far passare questo appuntamen­to senza denunciare la condizione attuale – spiega il primo cittadino, confermato q ue s t ’ anno per un secondo mandato –. Noi vediamo passare i mesi e gli anni ma non vediamo un soldo da tempo: per questo motivo abbiamo una zona intera senza urbanizzaz­ione e 84 famiglie in attesa di una casa. Addirittur­a c’è chi ha esultato quando la voce per i terremotat­i del Belice è scomparsa dal bilancio dello Stato, ma noi piangiamo. Non nego – aggiunge Valenti – che è giusto ricordare le vittime e l’evento tragico ma non possiamo chiudere gli occhi di fronte ad uno Stato che dopo 50 anni non ha finito i lavori di ricostruzi­one”. Per lo Stato, invece, la questione è chiusa.

Nel paese che ispirò Giu- seppe Tomasi di Lampedusa per il suo Gattopardo, queste famiglie scenderann­o in piazza domenica, nell’anniversar­io del terremoto, per risollevar­e le questioni irrisolte da quel tragico 14 gennaio del 1968. Ci saranno coloro che fino a 10 anni fa vivevano nelle baracche costruite a margine della nuova cittadina, in attesa ancora di una sistemazio­ne, e ci saranno gli abitanti che vivono a Cannatello e in via Genova: più di 200 famiglie che devono fare i conti con l’assenza di strade, fognature e rete idrica a causa di un progetto di ricostruzi­one mai completato. Il sindaco Franco Valenti ha deciso di dormire in tenda domenica, giorno della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

NELLA TERRA del Gattopardo c’è anche l’altra faccia della medaglia: per le famiglie che attendono ancora la cosiddetta “prima unità immobiliar­e” c’è anche chi ha ricevuto non pochi quattrini dopo il sisma, tanto da costruire lussuose ville. Sono coloro che hanno largamente usufruito dei finanziame­nti per 3-4 unità immobiliar­i, costruendo, con il totale dei soldi, un solo, lussuoso, immobile.

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Primo cittadino Franco Valenti

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