Norme inapplicabili e inutili: il pluralismo lo pratichiamo già
esistano giornalisti che sanno influenzare più dei politici, che risultano politicamente più efficaci dei politici stessi, è un fatto. Ma questo non è un motivo sufficiente per codificare con codicilli e clausole, per istituire una normativa che imponga un pluralismo che già di per sé esiste. Ci vuole misura, saggezza nel fare il mestiere che facciamo. Chi conduce programmi di informazione politica non ha alcun interesse a invitare ospiti che la pensino nello stesso modo; al contrario, è nostro dovere invitare persone che occupano posizioni antitetiche. E non c’entra la par condicio. Questo è un principio cui ci si attiene anche in tempi lontani dalle elezioni politiche. Quindi, al netto delle premesse, questi provvedimenti dell’Agcom mi paiono di difficile applicazione, se non addirittura inapplicabili. Non penso inizierò ora a sondare gli orientamenti politici degli ospiti, anche perché io baso il mio lavoro sul pluralismo, e lo faccio da sempre.