Il Fatto Quotidiano

I fratelli Cesaro volevano calunniare il pm che li indaga

- VINCENZO IURILLO

▶ABBIAMO SCRITTO

che il deputato di Forza Italia Luigi Cesaro “continua ad avere paura del carcere” e per questo vuole ricandidar­si. Il verbale di un ex pentito porta nuovi argomenti alla tesi: sostiene che i fratelli di “Giggino ‘a Purpetta”, Aniello e Raffaele Cesaro, in carcere per aver tessuto affari col clan Polverino, avevano progettato di calunniare il pm Mariella Di Mauro. L’uomo è detenuto nel padiglione dei Cesaro e dice di aver ricevuto un’offerta di 30mila euro: “Questa proposta di pagarmi per calunniare la pm me la fece Aniello che disse che la pm era fascista e che faceva questo processo perché erano prossime le elezioni”. La pm ha indagato anche ‘Giggino’, e l’ex pentito lo cita quando parla del tentativo di contestare la parola ‘baro- ne’ – soprannome del boss - in una intercetta­zione. “Mi disse Raffaele in riferiment­o a ‘Purpetta’ che la Procura voleva far riferiment­o con quel termine ai soldi che il fratello avrebbe ricavato dall’affare di Marano. Ma i fratelli mi precisaron­o che il fratello non sarebbe stato così stupido da contattare direttamen­te qualcuno del clan”.

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