Fassino, ansia per l’inchiesta sul Salone FdI candida la consigliera dei libri hot
Indagati e condannati in vista del 4 marzo
Dovrebbe
essere ancora il nome forte del Partito democratico a Torino e sulla sua candidatura scommettono in molti, anche per avere una sorta di rivincita sulle amministrative del 2016 perse contro Chiara Appendino. Tuttavia su Piero Fassino pesa una grande incognita: l’i nchiesta della procura sul Salone del libro. Lui, l’ex sindaco, è indagato per turbativa d’asta e falso ideologico in atto pubblico. Avrebbe prima indirizzato l’assegnazione dell’organizzazione alla Gl Events Italia e a Lingotto Fiere, poi avrebbe contribuito con altri alla preparazione di un bando su misura di quelle società. Inoltre avrebbe concorso nell’approvazione di un bilancio falso della Fondazione per il libro, accusa da lui fermamente negata.
Nel corso di uno stralcio di quell’inchiesta è stato indagato per turbativa d’asta anche il vicepresidente del consiglio comunale, Enzo Lavolta, in odore di candidatura. Le inchieste sugli esponenti Pd sono ancora in corso e il quadro potrebbe cambiare.
Fratelli d’Italia presenterà invece Augusta Montaruli, avvocato di 34 anni, riconosciuta colpevole di finanziamento illecito nel processo “Rimborsopoli” e condannata dal tribunale di Torino a quattro mesi per essersi fatta restituire i 200 euro versati per una cena organizzata per sostenere la candidatura di Maurizio Marrone, compagno di partito ed ex marito.
Per gli altri scontrini, invece, i giudici hanno ritenuto che il fatto non sussistesse: per Montaruli (che si era fatta restituire i soldi spesi per alcuni libri erotici) e per molti altri ex consiglieri, i magistrati hanno ritenuto che alcune spese di rappresentanza rientrassero nel novero delle spese concesse. E così si era salvato anche l’ex governatore del Piemonte, Roberto Cota, escluso dai candidati della Lega a conduzione salviniana. Quel procedimento è però ancora aperto: a marzo ricomincerà l’appello dopo il ricorso della procura contro le assoluzioni.