Atac, ecco il piano del concordato Serviranno anni per sanare il debito
▶POTREBBERO
volerci anni, se non decenni, per liquidare integralmente tramite il concordato preventivo i debiti di Atac, la partecipata dei trasporto del Campidoglio, gravata da un rosso di circa 1,3 miliardi di euro. Con l’approdo in Assemblea Capitolina della delibera che autorizza il piano aziendale per il concordato, che verrà depositato in tribunale entro venerdì, emergono i primi dettagli sulla strategia della giunta di Virginia Raggi per rientrare delle perdite.
Se la sezione fallimentare del Tribunale di Roma otterrà l’ok dell’assemblea dei creditori a questo piano - solitamente per l’iter serve circa un anno – nel 2019 dovrebbero essere pagati 155 milioni di euro di debiti privilegiati. Invece per liquidare i debiti chirografari (ovvero privi della garanzia del pagamento), oltre 600 milioni, l’azienda sembra intenzionata ad emettere due strumenti finanziari per la partecipazione dei creditori agli utili. Con i proventi ricavati dagli utili, secondo il piano di Atac, il 30% dei debiti chirografari verrebbe liquidato entro il 2021, quando scadrà l’affidamento del servizio ad Atac. Dal 2022 in poi partirebbe una seconda fase della rateizzazione dei crediti, che potrebbe durare molti più anni, per riuscire a ripagarli fino al 100%. Più l’azienda riuscirà a fare incassi e minore diventerà la durata del piano di liquidazione. Per accrescere gli utili e sanare le posizioni con i creditori Atac avrebbe immaginato una serie di operazioni, a partire dall’aumento del servizio tramite i 600 nuovi autobus che il Campidoglio ha intenzione di acquistare entro il 2020. Una mossa che porterebbe un ritocco all’insù del contratto tra il Comune ed Atac (attualmente da 560 milioni di euro l’anno). Tra le altre misure di spending review ci sarebbero il blocco del turnover, ad esclusione degli autisti, la crescita dei proventi della bigliettazione e la vendita di 19 tra immobili e terreni aziendali valutati 95,5 milioni di euro. Insomma, un piano a lungo termine e ricco di incognite ma forse unica alternativa al fallimento.