Assessore Pd nei guai: “Menzogne sulle 14 case”
In Procura e all’Anac. La Saccardi è in un appartamento della Curia per i bisognosi
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guaio fiorentino per il Pd. Dopo il sindaco Dario Nardella, che ha assunto in Comune a chiamata diretta Celeste Oranges (figlia 28enne del pm contabile che chiese l'archiviazione per Matteo Renzi), a generare nuove polemiche è un'altra fedele del Giglio Magico: Stefania Saccardi. L’assessore alla sanità regionale, fino a poche settimane fa, era la promessa candidata governatrice della Toscana, ma negli ultimi giorni si è fatta strada l’ipotesi di presentarla in qualche collegio sicuro per traghettarla in Parlamento: nelle liste ci sono troppe poche donne, ha lamentato il segretario suggerendo di valutare l’ip ot es i Saccardi.
DEL RESTO, è meglio portarla lontana da Firenze. È infatti rimasta coinvolta in una vicenda che si preannuncia ancora lunga e ricca di insidie perché è ancora tutta da chiarire. Saccardi ha infatti reso dichiarazioni parziali sugli immobili di sua proprietà e, una volta scoperta, ha mentito in aula consiliare dichiarando che delle 14 abitazioni a lei riconducibili ne detiene solamente la nuda proprietà, quindi, ha spiegato, “la dichiarazione non era necessaria”. A smentire Saccardi è l'ammini- strazione guidata da Enrico Rossi. Il dirigente degli affari istituzionali, Patrizia Magazzini, ha svolto delle verifiche e comunicato alla Giunta come “dal controllo è emersa la proprietà di un immobile a Gavorrano e la comproprietà di beni nei Comuni di Firenze e Campi Bisenzio per la quota di 2/9”. Nella missiva si scopre anche che Saccardi ha corretto e aggiornato la sua dichiarazione patrimoniale solamente il 31 ottobre scorso, cioè cinque giorni dopo l'interrogazione presentata da Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia. Dagli uffici regionali è partito l'esposto alla Procura di Firenze e la segnalazione all'Anac, l'autorità anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone, sulla violazione delle norme relative alla trasparenza. E, secondo il regolamento, potrebbe essere sanzionata. Gli stessi consiglieri regionali del Partito demo- cratico non hanno finora preso le difese dell'assessore né altri tra i Dem. L'imbarazzo è palpabile e nessuno è disponibile a commentare la vicenda. Che ha un risvolto ancora da approfondire: nonostante le abitazioni di sua proprietà – o in comproprietà con i due fratelli ed ereditate dal padre – Saccardi vive in un appartamento dell'Istituto per il sostentamento del clero della diocesi di Firenze pagando un canone minimo, per sua stessa ammissione.
L'ISTITUTO è tra gli enti che partecipa al fondo regionale per l'housing sociale che elargisce 5 milioni annui e le case dovrebbero essere assegnate a persone con provate difficoltà economiche. C'è dell'altro. Il delegato diocesano e responsabile del patrimonio immobiliare dell'istituto per il sostentamento del clero è Simone Saccardi, fratello del- l'assessore. Così è indicato in un documento del 2010 e il suo nome figura ancora oggi come referente nel sito dell'ente. Ha sicuramente ragione Saccardi a sostenere, come ha fatto in diverse interviste ai giornali locali, che la “vicenda non è inerente l'attività politica”. Ma è altrettanto vero quanto sostiene il consigliere Donzelli e con lui altri di minoranza: ci sono dei regolamenti sulla trasparenza e le dichiarazioni rese dall'assessore anche in aula non corrispondono al vero, stando quanto verificato dalla stessa Regione. La vicenda tornerà in aula, si attende la calendarizzazione. E sarà con ogni probabilità sciolto anche il nodo del contratto d'affitto con l'istituto del clero: perché le è stato riconosciuto il diritto di abitare una casa di housing sociale e con un canone minimo.