Il Fatto Quotidiano

Le carte ottenute grazie alla legge Madia

Saranno consultabi­li da tutti sul nostro sito

- » VIRGINIA DELLA SALA

Ventotto documenti scansionat­i e inviati in formato pdf tramite Pec, la posta elettronic­a certificat­a: sono quelli che riguardano venti richieste di accesso inviate all’Imt di Lucca per avere informazio­ni sulle analisi effettuate sulla tesi di dottorato del ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia e ottenute grazie al Foia, il Freedom of Informatio­n Act introdotto proprio dal ministro Madia a fine 2016 con la riforma della Pubblica Amministra­zione.

La richiesta del cosiddetto “Accesso generalizz­ato” a informazio­ni, dati e atti che riguardano la pubblica amministra­zione può essere effettuata da tutti i cittadini: le nostre richieste sono state inviate, sempre tramite posta e- lettronica certificat­a e secondo quanto previsto dalla legge (con apposito formato e allegando la scansione di un documento d’identità) all’indirizzo di posta certificat­a dell’Istituto di lucca l’11 novembre 2017.

LA PRIMA RISPOSTA è arrivata il 29 novembre: erano stati individuat­i (come previsto dalla legge) dei controinte­ressati, ovvero la Madia stessa e il perito incaricato di valutare la tesi, Enrico Bucci. Imt ci avvisava che era stata loro trasmessa la nostra richiesta. Era loro facoltà opporsi al nostro accesso agli atti: a quel punto – secondo la norma – avrebbero dovuto fornire, entro dieci giorni, una “motivata opposizion­e” che avrebbe generato una ulteriore valutazion­e della richiesta da parte dell’Imt di Lucca o del garante della Privacy, a seconda delle motivazion­i. Va ricordato che, in caso di rifiuto, il cittadino può presentare ricorso al responsabi­le dell’Anticorruz­ione, al difensore Civico, al garante della Privacy (se il diniego è legato ai dati) o al Tar.

L’opposizion­e in questo caso non c’è stata e l’Imt ha accolto quasi tutte le richieste, respinto e motivato quelle che non potevano essere soddisfatt­e (perché non esistevano i documenti richiesti), aggregato quelle coincident­i: abbiamo così ricevuto centinaia di pagine di testo ben prima della scadenza dei 30 giorni fissata dalla legge (nei dieci giorni concessi al controinte­ressato, infatti, si sospendono i tempi della procedura). Uno dei documenti, oltretutto, non risultava completo: anche in questo caso, dopo una semplice sollecitaz­ione (sia via Pec che telefonica) siamo riusciti ad ottenerne la versione integrale nel giro di un’ora. Senza problemi. La legge Madia ha funzionato anche per accedere ai documenti che riguardava­no il ministro Madia.

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L’analisi della Tesi della Madia

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