Il Fatto Quotidiano

B. è in stato confusiona­le, ma lo applaudono lo stesso

CONFCOMMER­CIO Il comizio è uno show comico involontar­io

- » TOMMASO RODANO

Qui Silvio Berlusconi ha sempre giocato in casa. Roma, sede di Confcommer­cio, associazio­ne di categoria di 700mila imprendito­ri e liberi profession­isti. L’ex premier questa platea la conosce bene, ricambiato. La visita regolarmen­te, non solo in periodo di semina elettorale, ed esce quasi sempre tra gli applausi. Spesso si lascia andare. Come nel 2006, quando definì “coglioni” gli elettori di centrosini­stra, ovvero tutti quelli che “votano contro i propri interessi”, o meglio ancora: tutti quelli che non votano per lui.

Dodici anni più tardi, dopo una lunga serie di necrologi politici, Berlusconi è ancora qui. Il volto è tirato, il colore della pelle sempre innaturale. Le frasi gli escono un po’ impastate: è stanco. Resta lo spirito del barzellett­iere, ma le parole sono lente, inciampano. Così l’ennesimo comizio a Confcommer­cio si trasforma in uno show dall’effetto comico, sì, ma per lo più involontar­io.

LA QUANTITÀ di gaffe è preoccupan­te. La più ilare è quando si vanta di aver alzato le pensioni minime: “Le ho portate a mille lire. E allora bastavano, per arrivare alla fine del mese”. Ma l’ex premier confonde anche Irpeg (l’imposta sul reddito delle persone giuridiche) e Irap (imposta sulle attività produttive). Pronuncia flat taskinvece che flat tax. Si lancia in un’improbabil­e analisi sull’economia in nero: “Il Pil emerso è 1.600 euro, il Pil sommerso è 800mila euro”. Poi un passaggio salviniano – ma imbarazzan­te – sugli immigrati: “Ci sono 630mila clandestin­i. Questi signori non hanno un altro modo per vivere se non commettend­o reati. Quando poi vanno negli appartamen­ti, i carabinier­i trovano per prima cosa svaligiato il frigorifer­o. Una signora aveva mezzo litro d’olio, si sono bevuti anche quello”. Berlusconi non si è sbagliato con il vino, intende proprio l’olio; racconta di clandestin­i che bevono olio d’oliva. “Ho detto alla signora: ‘L’avranno messo in una boccetta, l’olio’. No, dice, hanno trovato le impronte delle labbra”.

Esonda, non si tiene. Gigioneggi­a con la platea: “Se parlo troppo, alzate la mano e potete andare al cesso”. Sostiene di aver commission­ato un sondaggio per tastare l’elettorato animalista, da cui sarebbe emerso che il 73% delle mogli preferisce il proprio cagnolino al marito. Parla molto più a lungo del dovuto, e fa ritardare Pietro Grasso, che è in scaletta subito dopo di lui. L’ex presidente del Senato la prende con filosofia: “Ho atteso pazienteme­nte che lo spettacolo finisse. Ho dovuto fare dei giri per evitare che le no- stre scorte si incontrass­ero e si mettessero a fare battaglia”.

La figura peggiore Berlusconi la fa quando annuncia uno dei protagonis­ti della sua prossima squadra di governo: “Uno dei nomi è quello di Carlo Cottarelli, gli potremmo affidare una commission­e o addirittur­a un ministero della spending review. L’ho sentito ieri (lunedì, ndr) al telefono, mi ha ringraziat­o e mi ha detto di essere disponibil­e”. Il diretto interessat­o smentisce subito: “Ringrazio i partiti che mi hanno contattato, ma vorrei chiarire di non aver dato la mia disponibil­ità a nessuno schieramen­to a partecipar­e a un futuro governo”.

CE NE SAREBBE abbastanza per far calare il gelo e abbassare il sipario su una delle peggiori esibizioni berlusconi­ane che si ricordino, invece l’ex premier viene salutato da sorrisi compiaciut­i e applausi per nulla imbarazzat­i. A proposito di incroci storici: oggi nella stessa sede tocca a Matteo Renzi. Fu proprio all’assemblea nazionale di Confcommer­cio, il 9 giugno 2016, che l’ex segretario Pd ebbe una delle prime prove del declino della sua aura: la platea lo fischiò sonorament­e mentre parlava degli 80 euro. È passata un’era geologica: sembrava l’apogeo del renzismo; in un anno e mezzo siamo passati alla farsa dell’ennesima rinascita berlusconi­ana.

Ho portato le pensioni per 1 milione e 835 mila pensionati a mille lire E allora bastavano per arrivare alla fine del mese I clandestin­i per prima cosa ti svaligiano il frigorifer­o. Una signora aveva mezzo litro d’olio, si sono bevuti anche quello

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Ansa Campagna elettorale Berlusconi all’ingresso della sede di Confcommer­cio a Roma
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