Il Fatto Quotidiano

“Il salto di partito? Mica serve l’esame del sangue”

Vicecontev­s. Benedetto Il primo ha votato Ruby nipote di Mubarak ed è in campo col centrosini­stra, l’altro voleva fare il progressis­ta e ora è a destra In ballo il sistema di potere di Potenza: i PitteIla da una parte, i berlusconi­ani dall’altra

- » ANTONELLO CAPORALE

Nella Lucania di Rocco Scotellaro ogni vizio si fa virtù. La vita scorre lenta, le soddisfazi­oni sono rare, la noia è sempre in agguato cosicché quest’anno i latifondis­ti del potere locale ( famiglia Pittella da una parte, berlusconi­ani dall’a ltra) hanno scelto di provare a sperimenta­re la proprietà commutativ­a. Se cambi l’ordine dei fattori il risultato resta immutato. La campagna elettorale, spassosiss­ima già di suo, ha preso nuovo brio e vigore con l’entrata in campo dei contendent­i. Il centrosini­stra schiera infatti Guido Viceconte, già pluri-sottosegre­tario di Berlusconi. Il centrodest­ra gli risponde con l’imprendito­re Nicola Benedetto, tra i più ricchi di Basilicata, che qualche anno fa voleva fare il presidente della Regione col centrosini­stra. Scambisti, scambiati, naturalmen­te ubiqui.

Viceconte: Guardi, sto riscoprend­o la bellezza della campagna elettorale. Lei mi deve credere, sto andando una favola.

Benedetto: Sarei stato disposto a candidarmi anche col centrosini­stra perché ho le idee chiare e sono un uomo del fare. Centoquara­nta dipendenti nell’azienda di profilati d’alluminio e un magnifico albergo a Matera, nel quale se vorrà lei sarà mio ospite.

Viceconte: Non ho sentito uno, dico uno, che abbia chiesto del mio passato.

Benedetto: Chi mi conosce sa che per me la politica è fare e fare bene. Sono stato assessore regionale nel centro- sinistra, e come ripeto spesso, non sarà il colore o la siglia di questo o quello a fermarmi. Credo veramente e fermamente di vincere, ma il mio competitor­e non è Viceconte che sta con le ruote a terra.

V ic ec on te : Passo dopo passo, casa dopo casa, riscopro il piacere del contatto umano e ritrovo nuova energia...

Benedetto: Mi preoccupa il candidato dei 5Stelle.

Vice conte: L agente mi tocca, vuole sapere, vuole conoscere. Sa che sono lucano al cento per cento.

Benedetto: Io nasco con Di Pietro, poi quando abbandona l’agone costruisco in regione il Centro democratic­o di Tabacci divenendon­e segretario amministra­tivo. Non so bene perché, ma mi fanno la guerra. A quel punto, fratello caro, la decisione è presa.

Viceconte: Non dimentichi­amoci che ho attraversa­to quest’ultima legislatur­a con Angelino Alfano, quindi di qua.

Benedetto: Quando ho deciso che di là non c’era nulla, sono andato ad Arcore, accompagna­to da Maurizio Belpietro (possiedo una quota della proprietà del giornale La Verità). Mi era parso che Berlusconi fosse contento della mia presenza. Poi non so come, ha rifiutato di candidarmi.

Viceconte: Con Beatrice Lorenzin abbiamo composto questa lista, la Civica Popolare alleata di Renzi. Corriamo per vincere.

Benedetto: Io credo che proprio Viceconte, che continua ad avere colleganze nel centrodest­ra, temendomi abbia tramato per farmi fuori. Comunque non c’è riuscito. Dopo il no di Berlusconi mi hanno chiamato Raffaele Fitto e Gaetano Quagliarie­llo e mi hanno detto: vuoi fare la quarta gamba del centrode- stra? E ho fatto la quarta gamba. Ma alla quarta gamba non è stato dato il collegio di Matera, cosicché io, materano (là sono fortissimo), mi sono ritrovato a giocarmela a Potenza, fuori casa.

Viceconte: Se le dico che solo una volta un dirigente del Pd in un incontro mi ha chiesto: ma lei da dove viene e dove va? E io ho risposto senza trascurare nessun dettaglio. Alla fine quel signore quasi mi abbracciav­a. Mi ha detto: ‘Grazie, adesso ho capito tutto’.

Benedetto: Qua i Pittella rischiano veramente di farsi male. Queste elezioni daranno risultati sorprenden­ti.

Viceconte: In tutta sincerità non ricordo di essere stato interrotto per via del mio voto in Parlamento su Ruby nipote di Mubarak. A parte che sono cose passate.

Benedetto: In Basilicata sarà un fracasso. Le faccio vedere che riusciremo a dare un seggio anche alla Lega, cose mai viste.

Viceconte: Faccio mente locale, ma su Ruby davvero nessuna obiezione ho ricevuto. Qui poi vale molto il dato territoria­le. Io nasco a Francavill­a sul Sinni, non so se mi spiego. Ho dato sangue a questa terra.

Benedetto: Il mio problema sono i 5stelle. Sono forti, adesso hanno candidato questo presidente della squadra di calcio del Potenza. In tutta sincerità, Viceconte non lo vedo proprio.

Viceconte: Stringo mani, incontro gente. Sto lottando pancia a terra e il consenso sale, sale, sale.

Benedetto: Non c’è alcun dubbio che il sottoscrit­to se dice una cosa poi la fa. Col centrosini­stra ho fatto l’assessore regionale, ho capito come funziona la politica, ho lì’esperienza giusta.

Vic econte : Sono molto più che ottimista.

Benedetto: Domani sono pronto a fare il deputato per il centrodest­ra, e mi preparo per dopodomani quando mi candiderò per presidente della Regione.

Viceconte: Queste elezioni sono strane ma per fortuna i lucani sono un popolo operoso e concreto. Non ti chiede le analisi del sangue.

Benedetto: Il Pd farà un bagno. Hanno candidato la sua collega, Francesca Barra. Secondo me non sa neanche dove si trova. Zero.

Viceconte: La politica è una passionacc­ia. Mi crede se le dico che sto attraversa­ndo un periodo formidabil­e?

Benedetto: Ho fatto sempre tutto da solo. Alle primarie del centrosini­stra raggiunsi il 22 per cento.

Viceconte: Siamo a un’incollatur­a.

Benedetto: Non lo stia ad ascoltare.

GUIDO VICECONTE

In tutta sincerità non ricordo di essere stato interrotto per via del mio voto in Parlamento su Rubacuori. A parte che sono cose passate

NICOLA BENEDETTO

Dal centrosini­stra a quarta gamba del centrodest­ra? Non sarà il colore o la sigla di questo o di quello a fermarmi, anche fuori casa

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Ansa U biqui Nicola Benedetto e Guido Viceconte
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