SCUOLA MAGISTRATI: IL NOME È SBAGLIATO
SBAGLIARE L’IDENTITÀ annunciando un convegno sull’identità: sembra lo scherzo di qualche spiritello dispettoso. Invece è un errore dei promotori del convegno “Il diritto all’identità personale”, che si terrà sabato 24 febbraio a Milano. Dove? “Nell’aula magna Alessandro Galli ed Emilio Alessandrini”, dicono i manifesti affissi a Palazzo di giustizia. Galli e Alessandrini: due magistrati che in quel palazzo hanno lavorato e che sono caduti vittime del terrorismo. Peccato però che “Alessandro” Galli sia in realtà Guido Galli, il giudice milanese assassinato il 19 marzo 1980 da un nucleo armato di Prima Linea. E peccato, ancor più, che a organizzare il convegno sia nientemeno che la Scuola superiore della magistratura, struttura di formazione decentrata del distretto di Milano. Per uno scherzo del destino, nel convegno si tratterà – dice il programma – del diritto di cittadinanza, del diritto all’immagine, del diritto all’identità di genere e anche “del diritto al nome”. Ma lo spiritello beffardo ha tolto ahimé “il diritto al nome” a Guido Galli. Un errore in buona fede. Aggravato però dalle reazioni – dure – contro chi per primo quell’errore aveva segnalato, il sito giustiziami.it, reo di aver osato scrivere che proprio la Scuola superiore della magistratura aveva sbagliato il nome di un magistrato che non merita di essere dimenticato.