Deliveroo ritira i caschi dei riders: non sono a norma
Ti informiamo che alcuni dei caschetti da bicicletta forniti gratuitamente durante il ritiro del kit rider potrebbero essere difettosi ”: così Del i vero o, l’ azienda inglese da 2 miliardi di euro macinati sulle consegne dici boa domicilio in bicicletta, ha invitatovi ama ili propri rider, i propri ciclisti, ariconsegnare il casco-che dovrebbe proteggerli da eventuali incidenti - per prenderne uno nuovo. Una comunicazione che arriva dopo la denuncia del programma d’inchiesta di Rai3, Pres adire tta, della loro non conformità: i caschi non hanno infatti certificato CE e non sono quindi conformi alle direttive sulla sicurezza dell’Unione Europea. Insomma, Deliveroo li fornisce gratuitamente ma non sono a norma. Presadiretta ha anche effettuato una prova d’impatto nei laboratori del Dolomiticert, a Longarone, uno dei due enti accreditati dal ministero dello Sviluppo economico a rilasciare i certificati di omologazione CE. I caschi, acquistati su Amazon ( dove costano circa 7 euro) non superano le prove d’urto. Sono stati sottoposti agli stress test, con relativa variazione di temperatura e condizioni (impatto con uno spigolo e impatto su una superficie piana): il polistirolo interno collassa e non assorbe l’urto mentre la parte esterna inizia a spaccarsi già al primo colpo. Le immagini del programma di Rai3 mostrano che a danneggiarsi è addirittura la falsa testa di metallo con cui viene effettuato il test. “L’esito è negativo: il produttore non può ottenere la marcatura CE” spiega il responsabile del laboratorio. I rider, racconta ancora Lisa Iotti di Presadiretta, hanno poi assicurazioni con massimali che l’azienda decide di non comunicare. Tutto a fronte di consegne a chilometri di distanza pagate 3,60 euro ognuna e gestite da un algoritmo il cui funzionamento (se distribuisca i turni in base all’efficienza oppure no) non è molto chiaro. Niente ferie, né malattia per un massimo di 600 euro al mese.