Il Fatto Quotidiano

Il Foglio mette nei guai il pm: intervista a Palazzi su Consip

Grane Sul quotidiano affermazio­ni “non autorizzat­e” del magistrato titolare dell’inchiesta che “svela” un incontro Woodcock-Ielo già finito sui giornali

- » VALERIA PACELLI

Un sasso cade nel bel mezzo dei corridoi della Procura di Roma. Viene lanciato dalle colonne del Fo gl io , il quotidiano diretto da Claudio Cerasa, dove vengono riportate – in un articolo titolato “La notte in cui Consip è diventata politica” – alcune affermazio­ni del magistrato capitolino titolare dell’inchiesta ereditata dalla Procura di Napoli, Mario Palazzi. La cronista Annalisa Chirico ricostruis­ce quanto avvenuto “la lunga notte del 20 dicembre 2016”, quando l’ex ad di Consip, Luigi Marroni, risponde, prima ai carabinier­i del Noe e poi ai pm napoletani che gli chiedono perché abbia fatto rimuovere le microspie nel proprio ufficio: “( ...) Ho appreso in quattro differenti occasioni da Filippo Vannoni (presidente della fiorentina Publiacqua, ndr), dal generale Saltalamac­chia, dal presidente di Consip Ferrara, e da Luca Lotti di essere intercetta­to”.

DOPO AVER MESSO a verbale queste parole, già quella notte era evidente che, con le future iscrizioni nel registro degli indagati (Lotti e i generali Del Sette e Saltalamac­chia saranno accusati di rivelazion­e di segreto e favoreggia­mento), l’inchiesta sarebbe dovuta passare a Roma per competenza. La sera del 20 dicembre 2016, inoltre, il procurator­e aggiunto Paolo Ielo raggiunge nella sede del Noe di via Aurelia, a Roma, il collega napoletano Henry John Woodcock che lo informa di quanto avvenuto. È questo l’incontro alla base della “storia che nessuno racconta – scrive il Foglio –. Non per oscure ragioni ma perché, banalmente, non conviene”. Insomma nessuno ha voglia di parlare del “patto di Natale”, come viene definito dal quotidiano, dove è scritto che quell’incontro è stato svelato dal pm Palazzi. Eppure la stampa ne aveva già abbondante­mente parlato. Giacomo Amadori, per esempio, ne ha scritto in tre articoli pubblicati su La Verità il 29 giugno, l’8 e il 9 luglio 2017. In uno di questi racconta anche i dettagli della cena (come i nomi dei commensali) alla quale il 20 dicembre 2016 stava partecipan­do Ielo e che dovette abbandonar­e per raggiunger­e Woodcock. Alla cena era presente anche il procurator­e capo di Roma, Giuseppe Pignatone, che venne informato.

“LA RICOSTRUZI­ONE di quella sera è chiara a tutti – avrebbe detto Palazzi – S ca f a rt o porta Marroni in caserma, lì arrivano Woodcock e Carrano”. “E se le dico che quella sera in via Aurelia arriva anche Ielo?”, chiede la cronista. E il pm: “Lo so bene”. La Chirico aggiunge: “Le era sfuggito?”. “Ma no, l’istruttori­a era stata chiusa e Woodcock gli disse: ho una bomba che vi dovete gestire voi. Così Ielo li raggiunse. Sono rapporti informali improntati al principio di cooperazio­ne”.

Queste affermazio­ni adesso potrebbero rappresent­are una grana per la Procura di Roma. Dopo la rassicuraz­ione che non si sarebbe trattato di un’intervista, sul Foglio sono finite le parole di un pm che parla di una propria indagine. “Dottoressa, non vedo l’ora di tornare a occuparmi degli Spada a Ostia. So’ più semplici perché in quel caso sai chi sono i buoni e chi i cattivi. Qui è un verminaio senza fine”, avrebbe detto Palazzi. Sull’ archivi azione delpm Henry John Woodcock e della conduttric­e di Chi l’ha visto? Federica Sciarelli, accusati inizialmen­te di essere la fonte dietro gli scoop di Marco Lillo su Consip, Palazzi dice: “Abbia battuto una pista ma senza individuar­e elementi sufficenti”.

DOPO L’ARTICOLO di ieri, la Procura generale di Roma – competente a fare un eventuale segnalazio­ne disciplina­re alla Procura generale della Cassazione – non ha preso alcuna iniziativa. Per alcuni addetti ai lavori non ci sarebbero gli estremi: Palazzi parla di fatti noti (l’incontro Woodcock-Ielo era già finito sulla stampa). E negli uffici della Procura si coglie non poca amarezza “per un’intervista non autorizzat­a”.

Dopo l’articolo La Procura generale non prende alcuna iniziativa. La difesa: “Parla di fatti già noti”

 ?? Ansa ?? La stazione appaltante La sede della Consip, la principale stazione appaltante d’Italia
Ansa La stazione appaltante La sede della Consip, la principale stazione appaltante d’Italia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy