Anpi: 30 mila in piazza, Renzi antifascista per cinque minuti
A Roma con l’Anpi e i sindacati l’ex premier si nasconde
■ Appare nel retropalco di piazza del Popolo con Gentiloni. Dopo poco sono entrambi via. Nessuno scontro. A Milano tensione per l’arrivo di CasaPound
“Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?” M att eo Renzi, in piena sindrome Ecce Bombo, si materializza alla manifestazione antifascista e antirazzista promossa dall’Anpi, ma organizzata dalla Cgil, direttamente a piazza del Popolo, nel retropalco, intorno alle 15 e 30. Baci e abbracci e staffetta con Paolo Gentiloni, che era arrivato 15 minuti prima (sempre sotto al palco) e stava già andando via. Sguardo cupo e rapida dichiarazione alle telecamere (in italiano e in inglese): “Era importante esserci tutti per dare un segnale”. Saluti ai vertici dell’Anpi e repentina sparizione, prima delle 16. La piazza non la vede proprio, meno che mai il corteo. “Il Pd aderisce convintamente alla manifestazione dell’Anpi a Roma”, aveva detto Maurizio Martina, vice segretario, dopo il tentativo del Pd di fermare quella di Macerata e la scelta di non partecipare. L’immigrazione è tema incandescente per un Pd in caduta. E i fischi sono un rischio troppo alto.
A ROMA piove dalla mattina. Concentramento alle 13 e 30 a piazza della Repubblica. A sfilare con Anpi e Cgil, ci sono la Fiom, Arci, Cisl, Uil. Per i 5 Stelle c’è Luca Bergamo, ma in rappresentanza di Roma, non dell’M5s. “Avevamo chiesto se volevano aderire alla petizione ‘mai più fascismo’, ma hanno preferito non farlo”, spiega Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci. L’Anpi ha chiesto che non ci fossero bandiere di partito. La difficoltà del (fu) centrosinistra a stare insieme è plastica. LeU è presente in blocco ( tranne Massimo D’Alema, che però aveva avvertito). Pier Luigi Bersani e Nicola Fratoianni, Pietro Grasso e Laura Boldrini marciano in ordine sparso. Grasso sceglie la testa del corteo. E va via prima di arrivare a piazza del Popolo. Vicino a lui c’è Susanna Camusso, segretaria Cgil. Presente Maurizio Landini, ma da un’altra parte. Per + Europa, non c’è Emma Bonino ma Riccardo Magi. Martina per un po’ è in testa anche lui e mantiene i rapporti. Per un attimo appare Veltroni, vicino alla Boldrini. Ma la delegazione del Pd sta nelle retrovie. In prima fila, Matteo Orfini e Andrea Orlando, un tempo insieme nei Giovani turchi, adesso in rotta. “Ciao Andrea”, dice il presidente del Pd ( ora ultra renziano). Il Guardasigilli risponde con un mezzo ciao e neanche lo guarda. A sfilare anche Piero Fassino, Gianni Cuperlo, Luigi Zanda. I ministri, Valeria Fedeli, Marianna Madia, Anna Finocchiaro, Roberta Pinotti, arrivano solo in piazza. Lo sforzo dei leader, più che incontrarsi, è evitarsi. “Siamo migliaia”, ripetono gli altoparlanti del camion in testa. Nes- sun applauso. Le note di Bella Ciao sembrano di un’altra epoca. Pare un evento creato a tavolino, dove a mancare prima di tutto è la gente comune, quella non portata dalle organizzazioni promotrici. L’Anpi aveva chiesto piazza del Popolo pensando a 10mila persone, ieri ne contava 20- 30mila. Mentre la Questura non dà numeri. La piazza è piena a metà. Intanto, dall’altro lato del centro storico, dall'Esquilino a piazza Venezia, sfilano i Cobas contro il Jobs Act: qualche migliaia di persone, diecimila secondo gli organizzatori. Tra loro, anche una rappresentanza di migranti. Le forze dell’ordine si mantengono a distanza dal corteo. Prima della partenza, i militanti di Potere al Po- polo, che distribuiscono dei volantini, vengono invitati a non fare campagna elettorale. Per il resto, tutto fila liscio ad eccezione di un piccolo parapiglia per uno striscione in solidarietà con un ragazzo arrestato la scorsa settimana a Piacenza per le botte a un carabiniere e di una bomba carta su via dei Fori Imperiali.
Tutto fila liscio
La prevenzione funziona: bloccati 18 di Forza nuova. Migliaia alla marcia Cobas
IL BILANCIO parla di 18 militanti di Forza Nuova identificati venerdì sera nel corso dei controlli preventivi e un manifestante, arrivato da Brescia per il corteo dei Cobas, denunciato per una maschera antigas. Sollievo: il centrosinistra unito è il passato, ma non ci sono incidenti né fischi.