Valle dei Templi, “strada abusiva” Esposto contro il sindaco
Una striscia abusiva di tufo color “diarrea” di quasi due chilometri, realizzata senza permessi né autorizzazioni, attraversa da qualche giorno la valle dei Templi di Agrigento, patrimonio dell’Unesco. È la strada della Valle riasfaltata in dieci giorni dagli operai del comune guidato dal sindaco alfaniano Calogero Firetto, ora denunciato alla Corte dei Conti dall’avvocato ambientalista Giuseppe Arnone che in un esposto l’ha definita “il più grande abuso edilizio perpetrato in un’area archeologica, presentato dall’Anas e dal sindaco come ‘valorizzazione’ della Valle dei Templi”.
“Come se la Raggi si svegliasse una mattina – denuncia Arnone – e decidesse di piazzare infissi e finestre al Colosseo senza chiedere autorizzazioni. Qui provvedimenti rilevantissimi che riguardano il paesaggio dei Templi vengano assunti dal capo dell’Anas mentre il Direttore dell’ Ente Parco, per compiacere il sindaco di Agrigento e i politici locali, dorme sonni beati”. Nell’esposto indirizzato anche all’assessore Vittorio Sgarbi, di cui è consulente, il legale ambientalista elenca gli abusi edilizi commessi nella valle, da lui più volte denunciati, dall’ apertura di un cancello abusivo su un parcheggio privato, anch’esso abusivo, e di una strada di servizio che collega il cancello alla biglietteria, agli immobili ricadenti nella zona A, di inedificabilità assoluta, tra cui un albergo. “È tempo di mandare gli ispettori regionali all’Ente Parco e in Sovrintendenza ad Agrigento – conclude Arnone, che in uno striscione promette il voto a chi si impegna a tutelare la Valle in Parlamento - per sostituire il direttore dell’Ente Parco e sanzionare i gravissimi illeciti commessi grazie alle persone nominate da Crocetta e Lumia a tutela del sistema di potere che fa riferimento agli alfaniani”.