Cinque ore di tregua nel Ghouta ma nessuno ferma i turchi ad Afrin
di servizi di pulizia, purché nel nome ci sia un riferimento imperiale o reale.
Certo, gli operatori cinesi hanno un’inclinazione allo scaramantico superiore a quelli occidentali e, quindi, la mossa è più cabala che calcolo. Ma, giaculatorie a parte, la Cina si sta attrezzando per essere protagonista, a suo modo, sulle scene politica ed economica del XXI Secolo.
A MARZO, il Comitato del Popolo avallerà numerose riforme della Costituzione: oltre a iscrivere, come già deciso, nella Carta Suprema il pensiero del presidente “sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era”, v’inserirà la visione della “costruzione per l’umanità di una comunità con un futuro condiviso”, altra teoria cara a Xi. Le novità – assicura l’agenzia Nuova Cina – rafforzeranno “i valori centrali del socialismo”, ma in primo luogo il ruolo del Partito (“la leadership del Pcc definisce la peculiarità del socialismo con caratteristiche cinesi”) e quello di Xi.
Pechino invia emissari economici negli Stati Uniti, diventa ago della bilancia nella crisi coreana e si dota d’una stabilità politica interna che è musica alle orecchie degli investitori internazionali. Ansie e timori di attivisti e associazioni per i diritti umani in questo contesto non ‘fanno il peso’: prevedendo la mossa delle Apple, Reporters sans frontières ave va invitato due settimane or sono blogger e giornalisti in Cina a non usare iCloud per non essere individuati dal governo. Qualche giorno fa, la Apple ha inviato notifiche agli utenti cinesi per avvisarli del cambiamento, cui – spiegava – aveva cercato di opporsi, senza successo. I dati cinesi finiranno sui server della Cloud Big Data Industry , società creata a Guizhou nel 2014, con stretti legami con il governo e il Pcc.
Pechino ha un record im- pressionante di repressione, restrizioni, violazioni dei diritti umani, non solo su Internet. Ma Tim Cook, Ceo di Apple, non ci pensa proprio a mollare il mercato cinese, in nome della tutela della privacy e della salvaguardia dei diritti umani. Comunisti o liberals, siamo tutti capitalisti! ▶IL PRESIDENTE
russo Vladimir Putin, ha ordinato una “tregua umanitaria” a partire da oggi per una pausa di 5 ore dei raid aerei nel Ghouta orientale dove, oltre agli estremisti islamici, vi sono intrappolati 350.000 civili. Il dramma dei curdi (fino a poche settimane fa in trincea contro l’Isis) ad Afrin non riscuote la stessa attenzione: il presidente turco Erdogan continua a bombardare e ha deciso di schierare le forze speciali.